Home C'era una volta Harold “Buddy” Weed, pianista, compositore e arrangiatore

Harold “Buddy” Weed, pianista, compositore e arrangiatore

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Il 9 gennaio 1918 a Ossining, New York, nasce il pianista e compositore Harold Weed detto “Buddy”.

Gli inizi con Teddy Powell

Weed inizia a dedicarsi agli studi musicali da ragazzo, sotto la guida di una sorella maggiore che è insegnante di musica. Nel 1940 ottiene il suo primo importante ingaggio nell’orchestra di Charlie Spivak, ma poco tempo dopo entra a far parte della formazione di Teddy Powell, con la quale ha modo di mettersi in luce sia come pianista sia, soprattutto, come abile arrangiatore. Per esempio, l’arrangiamento di Here’s My Heart, registrata da Powell nel gennaio del 1941, è opera sua. Nel 1942 suona nell’orchestra di Paul Whiteman, con la quale registra altri dischi per la Capitol, tra cui I Found A New Baby, che contiene una sua buona parte solistica.

Tra radio e orchestre

Alla metà degli anni Quaranta entra a far parte dello staff musicale della stazione radio ABC di New York, pur continuando a suonare e a incidere alla testa di una sua orchestra, con la quale, peraltro, si dedica più alla musica leggera che al jazz. Nel corso degli anni Cinquanta si riaggrega frequentemente all’orchestra di Paul Whiteman, in veste di pianista-arrangiatore e nel 1956 prende parte ad una storica seduta d’incisione per la Grand Award, avendo come illustri partner Jack Teagarden, Tommy e Jimmy Dorsey, Bobby Byrne, George Barnes e Johnny Mercer. A partire dagli anni Settanta del secolo scorso si dedica prevalentemente al lavoro di composizione e di arrangiamento per conto di vari leader, continuando, sia pure saltuariamente, a esibirsi come pianista-solista. Muore il 25 maggio 1997.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".