Un nuovo terribile disastro ambientale ha colpito le coste della California. E’ stato da poco dichiarato lo stato d’emergenza. Nella contea di Santa Barbara a causa della perdita di petrolio da un oleodotto si sono riversati in mare più di 80mila litri di petrolio finiti nell’Oceano Pacifico. Ma si teme il peggio.
In mare si teme siano finiti più di 400mila litri di greggio
Sta di fatto che il governatore della California, Jerry Brown, ha dichiarato lo stato d’emergenza nella contea di Santa Barbara. La causa è che si teme che le cifre ufficiali siano del tutto lontane dalla realtà. La società che gestisce l’oleodotto parla, infatti, di 400mila litri di petrolio.
In mare si può vedere il veleno che galleggia. Una chiazza di più di 6 chilometri che minaccia le coste. Si cerca di arginare il disastro, una corsa contro il tempo ma non si conosce ancora la vera entità della nuova tragedia ambientale.
Nell’Oceano Pacifico potrebbero essersi riversati, dunque, fino a 105mila galloni di petrolio (quasi 400mila litri). La cifra ufficiale resta ancora quella di 21.000 galloni (79.500 litri) in mare.
La marea nera si va ad aggiungere ad un altro allarme ambientale che sta mettendo sotto scacco la California: la siccità.
Per Santa Barbara la seconda marea nera dopo il 1969
Per Santa Barbara si tratta della seconda ‘marea nera‘ dopo il disastro del 1969. Sullo stesso tratto di costa nel 1969 era avvenuta una tragedia ambientale: 80.000-100.000 galloni di greggio si riversarono in mare. Questo incidente è, ora, scivolato al terzo posto dopo la marea nera del 2010 nel Golfo del Messico ed il disastro di Exxon Valdez del 1989.
Proprio l’aumento di morti di delfini e cetacei è ancora legato alla marea nera del 2010. E’ questo quanto emerge dall’ultimo rapporto degli scienziati: a causa del disastro Bp sono morti o si sono arenati 1281 cetacei. Nel 2011 si sono arenati sulle coste della Louisiana 163 delfini e 11 lo hanno fatto in Mississippi. Fra il 2002 e il 2009 ognuno dei due Stati contava una ventina di casi l’anno.
Obama: il cambiamento climatico mette a rischio il Paese
L’incidente arriva dall’ultima richiesta di Obama di fare in fretta, ad agire subito, quanto prima, in difesa dell’ambiente. ”Il cambiamento climatico rappresenta una seria minaccia alla sicurezza globale, un’immediata minaccia alla nostra sicurezza nazionale” ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti.