Home C'era una volta Johannes Rediske, il berlinese innamorato del jazz

Johannes Rediske, il berlinese innamorato del jazz

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L’11 agosto 1926 a Berlino nasce il chitarrista, compositore e arrangiatore Johannes Rediske.

Gli inizi all’organo

Seguendo le orme dei due fratelli entrambi organisti di chiesa, inizia a studiare l’organo, il pianoforte e il violino. Più tardi resta affascinato dalla chitarra che studia da autodidatta. Il suo debutto nel jazz avviene a Berlino nella seconda metà degli anni Quaranta. Nel 1953 partecipa alla prima di varie edizioni del festival del jazz di Francoforte. Nel 1956 suona a Baden Baden con Kurt Edelhagen e più o meno contemporaneamente con Erwin Lehn a Stoccarda.

Radio e concerti

La sua popolarità è favorita dal fatto di suonare per molti anni in trasmissioni radiofoniche con un proprio quintetto di cui fanno parte Lothar Noack al clarinetto e sax tenore, Alex Spychalski al pianoforte, Manfred Behrendt al basso e Joe Glaser alla batteria. Quest’ultimo viene poi sostituito da Heinz Niemeyer. Johannes Rediske è il primo musicista jazz ad apparire alla Berlin Hochschule far Musik. Muore a Berlino il 22 gennaio 1975.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".