Home C'era una volta Johnny Mince, un clarinetto per Dorsey

Johnny Mince, un clarinetto per Dorsey

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L’8 luglio 1912 nasce a Chicago, nell’Illinois il clarinettista e sassofonista Johnny Mince, all’anagrafe registrato con il nome di  John Muenzenberger.

Esperienze di jazz orchestrale

Nel 1929, ad appena diciassette anni, ottiene il suo primo importante ingaggio a Tulsa in Oklahoma nell’orchestra di Joe Haymes, con la quale si trasferisce a New York nel corso dell’anno successivo. Resta con questa formazione anche quando la stessa passa sotto la leadership di Buddy Rogers. Nel 1935 entra a far parte dell’orchestra di Ray Noble con la quale suona per tre anni circa, se si esclude una breve parentesi con la formazione di Bob Crosby. Lasciato Noble si aggrega a Tommy Dorsey e il sodalizio con il celebre trombonista gli porta fortuna.

La fortuna con Dorsey

Con l’orchestra di Dorsey Mince registra una lunga serie di dischi nei quali si fa notare soprattutto come clarinettista dal fraseggio irruento e dalla sonorità fluida e possente. Dopo la seconda guerra mondiale suona prevalentemente come musicista di studio per varie stazioni radio-televisive, pur non rinunciando di tanto in tanto a suonare in pubblico. Tra le esperienze degne di nota ci sono quella con l’orchestra di Arthur Godfrey, con gli All-Stars di Louis Armstrong e soprattutto con Bobby Hackett, insieme a un gruppo di musicisti di prim’ordine come Hank Jones, Vic Dickenson, Urbie Green, Toots Mondello, Max Kaminsky, Richard Davis e Bob Haggart. Muore a Chicago il 23 dicembre 1994.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".