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La contestazione alla Bussola

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Nel 1968 in tutta Italia dilaga la protesta dei giovani che chiedono un profondo cambiamento della società e l’affermazione di valori nuovi.

L’inutile spreco dei veglioni

Il 31 dicembre 1968 il movimento studentesco decide di contestare l’inutile spreco dei veglioni di Capodanno e prende di mira La Bussola, il locale più alla moda di quegli anni. Fin dalle prime ore della sera convergono sul locale giovani provenienti da tutta la Toscana e dalle regioni vicine. Nei confronti degli avventori volano sputi e qualche schiaffo, ma la situazione, pur tesa, sembra essere sotto controllo.

Una dura carica

I contestatori, circa tremila, assediano il locale dove duemila persone hanno pagato un biglietto molto salato per festeggiare Capodanno con l’esibizione di Fred Bongusto e Shirley Bassey. La situazione sembra in una fase di stallo quando la polizia lancia una dura carica contro gli assedianti. La protesta degenera in scontri che durano tutta la notte. Il bilancio finale è di quattordici feriti, uno dei quali, lo studente Soriano Ceccanti, colpito da un colpo d’arma da fuoco alla schiena resterà paralizzato.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".