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La Nuova Zelanda frana

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La Nuova Zelanda sta letteralmente franando. Dopo la violentissima scossa di terremoto di oltre 7 di magnitudo che domenica scorsa ha colpito il Paese, sono oltre 100mila le frane che si sono verificate nelle aree più a rischio.

Nuova Zelanda, oltre 100mila frane

In particolare la situazione resta gravissima nell’isola del Sud dove sono migliaia ormai gli sfollati. E continuano anche le operazioni di soccorso e di evacuazione dei turisti dalla città di Kaikoura, mentre al largo delle coste di Cantebury sono arrivate le navi HMNZS Canterbury e HMNZS Wellington a sostegno delle operazioni.

Nuova Zelanda, non si placa il rischio tsunami

Quel che si teme sono possibili tsunami dopo l’allarme lanciato domenica scorsa alla popolazione che vive sulla costa orientale, specialmente nella sua parte centrale sulla South Island, e sull’arcipelago delle Chatham Islands di allontanarsi dal mare per la possibilità  – avverte la Protezione Civile  – di onde di tsunami possibili “dai 3 ai 5 metri di altezza”. Proprio la prima delle onde registrate a seguito del sisma misurata a Kaikoura di circa 2 metri non è stata infatti la più potente.

Nuova Zelanda, a rischio Wellington

E a rischio è soprattutto Wellington , aggiungendo che la prima onda, che è stata misurata a Kaikoura in circa 2 metri, non è stata necessariamente la più potente. Wellington è la capitale della Nuova Zelanda, ed è la seconda città del paese, dopo Auckland. Si trova sulla punta sud-occidentale dell’isola del Nord tra lo Stretto di Cook e la zona di Rimutaka. È la città capitale più meridionale del mondo ed è nel contempo anche la più remota capitale poiché lontana da qualsiasi altra. La città è chiamata dai māori Te Whanga-nui-a-Tara (“il grande porto di Tara”), mentre il nome inglese prima fu “Port Nicholson” e successivamente “Wellington”, in onore del duca di Wellington, vincitore della battaglia di Waterloo. La città moderna anche per il clima che la caratterizza è soprannominata The City of Wind (la città del vento). E proprio a Wellington l’allarme è sempre più alto. Sono in corso altre evacuazioni e migliaia già sono ancora i senza tetto.

E, purtroppo, non si arrestano le scosse: ne sono state registrate oltre 313 da questa mattina.