Home Eco Culture Libreville, la città del libro

Libreville, la città del libro

SHARE
Libreville
Al via la prima edizione di Libreville, la città del libro a Cardano al Campo (VA).

Sabato 29 e domenica 30 giugno 2013, si è svolta, presso i locali della Casa Paolo VI di Cardano al Campo (VA), la prima edizione di Libreville, la città del libro, un nuovo festival culturale dedicato alla letteratura, ai libri e alla lettura.

Libreville all’insegna della cultura e delle donne

Libreville, gli obiettivi della manifestazione

Obiettivo principale di questa manifestazione è stato l’incontro tra autori, editori, librai e lettori nella cornice della cittadina lombarda, un posto dove condividere la passione per la cultura intesa nel suo senso più ampio, “un luogo – come sottolinea il comitato organizzatore – dove le parole avranno uno spazio dedicato e dove sarà possibile condividere le Storie, quelle con la ‘Esse’ maiuscola”. Libreville, la città del libro è stata organizzata dall’associazione culturale Atratti e ha visto la partecipazione di ben quattordici case editrici e di otto autori che hanno dialogato su vari temi come la produzione narrativa, il rapporto tra editoria cartacea e digitale e, in particolar modo, “le donne per le donne”, ossia autrici che scrivono di donne. A completamento della manifestazione, pittura, musica ed esibizioni teatrali che hanno contribuito a rendere piacevole il contesto culturale della due giorni che ha, pertanto, evidenziato la sua caratteristica principale, ossia la cultura come punto d’incontro e d’interscambio tra le persone.

L’inaugurazione alla Casa Paolo VI

“Libreville – ha spiegato il sindaco della cittadina Laura Prati – è una manifestazione che comincia con l’inaugurazione di un edificio, la casa Paolo VI, resa fruibile alla comunità dopo 35 anni, e che pensiamo possa essere resa fruibile per uso sociale entro la fine dell’anno. Nel frattempo, dopo avere aspettato tanto la sua apertura, vogliamo che sia già resa fruibile: per questo abbiamo organizzato il festival lì”. Come abbiamo accennato, questa edizione di Libreville, la città del libro ha scelto, come filo conduttore, un tema a tinte rosa ossia “donne che scrivono di donne”: “Prosecuzione e sviluppo di ‘Donne che parlano di Donne’, un progetto già esistente messo in campo dall’amministrazione comunale e dedicato alla letteratura femminile – ha sottolineato il presidente dell’associazione Atratti Francesco Rienzi – il festival terrà caro quest’argomento, sviluppandolo in una sezione che farà da fil rouge di tutto il festival”.

Un posto d’onore per la letteratura al femminile

È stata, quindi, la letteratura declinata al femminile il leitmotiv della manifestazione e, da questo punto di vista, il relativo programma è stato davvero considerevole: incontri, dibattiti e aperitivi con varie autrici del calibro di Monia Colianni (A proposito di Dafne, 0111 edizioni), Helena Janeczek (Lezioni di tenebra, Guanda), Federica Manzon (Di fama e di sventura, Mondadori), Iaia Caputo (Il silenzio degli uomini, Feltrinelli) e Paola Calvetti (Olivia, ovvero la lista dei sogni possibili, Mondadori) hanno animato il ricco cartellone della manifestazione.

Sotto questo profilo, pertanto, si è valorizzata la creatività e il talento di autrici italiane e straniere nel campo della narrativa letteraria, scrittrici che utilizzano uno strumento importante come la penna con la quale esprimere pensieri e idee da condensare, poi, nelle pagine di un libro. In conclusione, manifestazioni come Libreville, la città del libro possono rappresentare un piccolo ma prezioso esempio di come interpretare, anche nel contesto di una piccola cittadina di provincia, una fondamentale funzione culturale nel panorama degli eventi letterari italiani.