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Lombardia e Valle d’Aosta per produzioni etiche: la ‘viticoltura eroica’

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Sunny day on the vine.

LOMBARDIA. VITICOLTURA EROICA, FAVA: CON VALLE D’AOSTA IMPEGNATI IN PRODUZIONI ETICHE

martedì 3 novembre 2015

LE DUE REGIONI COLLABORANO PER VALORIZZARE VINI D’ALTA QUOTA IL 21 E IL 22 NOVEMBRE ‘VINS EXTREMES’ IN SCENA A FORTE BARD

 

(Lnews – Milano, 03 nov) “Coltivare vite in montagna ha un valore etico e ambientale che va oltre la produzione, perche’ e’ sviluppata con modalita’ che garantiscono nel tempo la tenuta del territorio, come in Valtellina. Un anno fa, ad Aosta, ci siamo trovati con il collega assessore all’Agricoltura per avviare un percorso di condivisione, testimoniato dalla presenza a questa manifestazione di aziende lombarde di Valtellina, Valcamonica e Valcalepio”. Lo ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, intervenendo oggi alla presentazione di ‘Vins Extrêmes, il Meglio dei vini d’alta quota’, evento ideato in collaborazione con la Regione Autonoma Valle d’Aosta in programma il 21 e 22 novembre prossimi a Forte di Bard. A presentare l’evento, con l’assessore Fava, sono

intervenuti: l’assessore all’Agricoltura e Risorse naturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta Renzo Testolin, Nicola Rosset, presidente della Camera di Commercio valdostana, e Stefano Celi, presidente dell’Associazione viticoltori valdostani.

 

TREDICI VARIETA’ AUTOCTONE – “Sessanta produttori in rappresentanza della produzione estrema, quella presente sul territorio delle Alpi, con sei nazioni europee – ha ricordato Renzo Testolin, assessore valdostano alle Politiche agricole – e otto Regioni, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino, Alto Adige, Veneto, Calabria e Abruzzo. Vini unici, per i luoghi da cui nascono. E con 13 varieta’ autoctone, noi Valdostani diamo il segno di una biodiversita’ importante. Un evento che rappresenta un rilancio e uno stimolo per produttori e amministratori che devono impegnarsi sempre piu’ a valorizzare realta’ e ‘savoir faire’ tipici delle nostre produzioni”.

 

PRODOTTI AMBASCIATORI NEL MONDO – “Su 13.000 aziende, in Val d’Aosta 1460 sono imprese agricole – ha ricordato Nicola Rosset, presidente della Camera di commercio valdostana -, per valorizzare le quali non si poteva che puntare sulla qualita’; fondamentale in un contesto difficile come quello montano, ben supportato dalla virtuosita’ del rapporto tra le camere di commercio di montagna del Nord Italia. La nostra viticoltura eroica deve produrre qualita’ di alto livello, cosi’ come accade per altri prodotti nostri ‘ambasciatori’ nel mondo. E per le nostre aziende, ‘Vins Extremes’ e’ fondamentale per trovarsi a confronto con aziende simili, per produzione e qualita’, facendo rete”.

 

RAPPORTO COSTRUTTIVO TRA LE DUE REGIONI – Fava ha sottolineato, infine, “il positivo rapporto di collaborazione creato tra le due Regioni”, anche perche’, ha detto, “abbiamo condiviso diverse battaglie in particolare sull’agricoltura di montagna nella Commissione Politiche agricole”. “Abbiamo fatto scelte che ci permettono di dire che abbiamo oggi un rapporto consolidato, su tematiche che riguardano anche il nostro territorio, al 55 per cento montano. Un rapporto significativo, in prospettiva, perche’

i nostri rapporti saranno destinati a intensificarsi attorno al progetto Eusalp, sul quale il nostro presidente ha posto accento e attenzione dall’inizio del nostro mandato. Le politiche agricole per l’arco alpino hanno bisogno di essere promosse, e su questo Regione Lombardia e’ attenta a quel che succede nelle altre Regioni”.

 

LA MANIFESTAZIONE – Vins Extrêmes (letteralmente “vini estremi”) vuole mettere in risalto il duro lavoro dei viticoltori e l’alta qualita’ delle produzioni vitivinicole ottenute in contesti di grande difficolta’, come i terreni a forte pendenza e le quote elevate. Durante i due giorni della manifestazione sara’

possibile degustare vini “eroici” provenienti da diverse zone dell’arco alpino e non solo, partecipare a laboratori del gusto e a incontri a tema, in una location d’eccezione come il maestoso Forte di Bard, situato all’imbocco della Valle d’Aosta.