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Luca Argentero: «La mia dimensione ideale è nella natura»

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luca argentero

Luca Argentero, bello e affascinante come non mai, amatissimo dal pubblico femminile e non solo, compie un nuovo e coraggiosissimo passo in avanti, debuttando come produttore. La sua neaonata casa di produzione “Inside”, gestita insieme a sua moglie Myriam Catania, si misura subito con un genere non propriamente semplice: l’Horror.

Luca Argentero riconferma così, ancora una volta, la sua atipica versione della crescita professionale: nato come personaggio nella Casa del Grande Fratello, diventa modello, poi attore di fiction e presentatore, conquistandosi infine con tenacia il titolo di “attore” a tutto tondo.

Evidentemente però, la sua ambizione va oltre e Luca sceglie una strada ancora più difficile. La sua prima creatura da produttore è una pellicola a basso costo e si chiama “Cose Cattive”, o meglio “Evil Thing”, visto che è girata interamente in Inglese. Il film poi, sta già facendo parlare di sè grazie ad un blog studiato all’occorrenza, attraverso il quale si può misurare l’impatto sul pubblico, direttamente  e “dal vivo”.

Luca Argentero: «La mia dimensione ideale è nella natura»

Per chi volesse saperne di più, anticipiamo che “Evil Thing” è distribuito on demand dallo scorso 30 gennaio in una sola copia ed entrerà in un iter di tappe italiane,  da Asti a Rimini, nelle arene estive.

Incontro Luca Argentero proprio nella giornata di presentazione del film alla stampa e mi accorgo subito che la sua bellezza è accattivante quanto la sua disponibilità. Guardandolo lo immagino alla conquista del futuro, divincolandosi tra appuntamenti importanti, nuovi porgetti da studiare e poco tempo a disposizione correndo per le strade della città a bordo di una fiammeggiante auto sportiva…Ed ecco invece la prima sorpresa…Luca Argentero vive in campagna in una casa con tanto di orto e pannelli solari!

La campagna mi piace, è una dimensione ideale… Amo la natura e faccio il possible per sentirmi “civile”, anche se non sono un “fissato”: faccio la raccolta differenziata, cerco di essere attento ai consumi, evito di far scorrere l’acqua senza un motivo valido e via dicendo… Insomma, rispetto le regole di base ma non sono tanto convinto che il mio contributo possa davvero cambiare le cose.

 

Ma come? Si fa un gran parlare della Green Economy, si dice che sarà il futuro, che dobbiamo tutti imparare a comportarci secondo le sue regole prima o poi e  tu non ci credi fino in fondo?

No! Veramente ci credo eccome! Ma il problema è che sono abbastanza scoraggiato. Forse è una cosa banale, ma tutti sappiamo quanto sia difficile in Italia cercare di fare qualcosa in questo senso: non  esistono leggi che regolamentano questo tema, c’è una grande confusione e non esistono fondi per progetti ecosostenibili. Io stesso ho fatto una gran fatica prima di riuscire ad usufruire dei pannelli solari per la mia casa. Inoltre, se lavori a Roma, ti rendi subito conto dei limiti. Mi piacerebbe davvero girare in città con la bici o al limite usare i mezzi di trasporto, ma è davvero impossibile! Insomma, mi sembra tutto troppo complicato e credo che il vero cambiamento non possa avvenire a livello personale. Se non c’è una spinta “sociale”, un segnale politico vero non si va da nessuna parte. Ad ogni modo….la Green Economy è un concetto troppo vasto; forse faremmo meglio a chiamarla Green Domestic Economy… così forse potremmo ottenere qualche timido risultato.

Mi risulta, però, che non ti dai da fare soltanto personalmente nella vita di tutti i giorni, ma che dai un contributo anche attraverso il tuo lavoro, è vero?

Si, questo è vero… Sono socio del WWF da due anni e ho lavorato per la causa in  due progetti video, un cortometraggio , che ho scritto, girato e prodotto per celebrare i 50 anni dell’associazione ed un cartone animato sulle specie animali in pericolo, dove ho prestato la mia voce insieme a molti altri personaggi come Ezio Greggio, Enzo Iacchetti  e Francesco Venditti.

Aggiungerei, per concludere, che Luca è stato anche testimonial della campagna WWF  “Una nuova Oasi per te”, dove ci ricordava l’importanza della presenza delle foreste nella nostra vita. Credo, quindi, che avremo di nuovo sue notizie… anche sul fronte ecologia.