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L’università più antica d’America diventa green

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L’università più antica degli Stati Uniti, la Cornell University, diventa green. Questo grazie alla decisione di allestire in uno tra i campus più prestigiosi d’America ben 6778 pannelli solari e di consentire così all’università di godere della potenza di un impianto di 2 MW per l’energia elettrica.

L’Università più antica punta sull’innovazione

Una decisione in linea con lo spirito dell’amministrazione statunitense di invertire la rotta nella lotta al cambiamento climatico parte anche dalle università. Spinta che ha subito trovato l’accordo e il sostegno dello stesso Stato di New York.

Le aziende coinvolte nel progetto sono Building Energy, Distributed Sun e ABM. Building Energy è, inoltre, una società italiana attiva nella produzione di energia da fonti rinnovabili.

Un impianto fotovoltaico da oltre 2 MW

L’impianto fotovoltaico della Cornell University, a regime, dovrebbe produrre 2.067 MW (DC) o 1,76 MW (AC) generando 2.388.357 kWh all’anno. Tutta questa energia prodotta grazie alle fonti rinnovabili porterà ad una riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera pari a quelle derivante dal consumo annuale di elettricità in 277 abitazioni ed anche a quelle prodotte in un anno da 347 veicoli a idrocarburi.

“Siamo lieti – ha dichiarato Andrea Braccialarghe, Managing Director di Building Energy negli Stati Uniti – di lavorare in partnership con Distributed Sun per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico della Cornell University. Questo progetto è il secondo investimento nel mercato fotovoltaico, relativo a impianti di medie dimensioni, che abbiamo gestito negli Stati Uniti per aiutare clienti, come Cornell, a trovare soluzioni compatibili con l’ambiente e in grado di combattere il cambiamento climatico”.

Accesso libero e pubblico per la gestione dei pannelli

Gli studenti della Cornell University potranno, inoltre, accedere fisicamente al sito per gestire i pannelli e al software di monitoraggio per verificare lo stato dell’impianto. I dati energetici e quelli relativi al consumo energetico saranno disponibili e potranno essere consultati dal pubblico sul web. Questo grazie alla decisione di Building Energy e Distributed Sun di riservare 10 pannelli solari a uso accademico.