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Oms, tre milioni di morti l’anno per inquinamento

inquinamento

L’ultimo rapporto mondiale dell’Oms sulla qualità dell’aria riporta una situazione davvero preoccupante: l’80%  di chi abita in città respira aria inquinata e la situazione diventa drammatica per chi si trova a vivere nei paesi più poveri. L’inquinamento che respiriamo ogni giorno provoca ogni anno ben 3 milioni di morti premature.

Oms, tragico rapporto sull’inquinamento dell’aria nel mondo

In quasi tutte le città del mondo si respira aria inquinata e certamente la sua qualità va di molto oltre i limiti stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

L’inquinamento dell’aria, si sa, è causato principalmente dalle alte concentrazioni di polveri sottili, principale fattore di rischio per la salute umana e responsabile di un numero impressionate di morti. Con una bassa qualità dell’aria, aumenta  proporzionalmente il rischio di ictus, tumori al polmone, malattie cardiache ed in generale malattie respiratorie croniche e acute.

In generale, dice il rapporto, la situazione coinvolge oltre l’80% di chi abita nelle zone molto popolose del pianeta e specialmente nei paesi più poveri.
Secondo i dati , la percentuale sale di molto infatti nelle città che contano più di 100mila abitanti, tra la popolazione a basso e medio reddito, dove l’inquinamento dell’aria supera abbondantemente i limiti entro i quali i rischi si abbassano notevolmente. I paesi a basso e medio reddito dell’area orientale del Mediterraneo, del Sud-est asiatico e l’area più povera del Pacifico occidentale, registrano livelli di inquinamento 5-10 volte superiori a quelli indicati dall’Oms.
Infine anche in Africa, dove i dati a disposizione sono però scarsi, i livelli di polveri sottili sono abbondantemente sopra la media, di oltre il doppio, in molte città.

Inquinamento nei paesi ricchi

Oltre la metà dei paesi ricchi coinvolti nello studio invece, e i due terzi di quelli a basso e medio reddito, hanno, in questi ultimi cinque anni, ridotto del 5% l’inquinamento dell’aria, ma in generale l’aumento globale risulta essere dell’8%.

La situazione nei paesi ricchi è quindi certamente migliore ma pur sempre preoccupante: il dato riguarda il 56% delle città in particolare in Europa, America e Pacifico occidentale.

Raddoppia il numero delle città impegnate nel monitoraggio

Incoraggiante invece l’aumento del monitoraggio nelle cittò: negli ultimi due anni infatti è raddoppiato il numero di città (3000 in 103 paesi) che monitora il livello di inquinamento dell’aria.

I tecnici e gli esperti dei Ministeri della Salute e dell’Ambiente hanno messo a punto una serie di suggerimenti pratici per affrontare questa emergenza.

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