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Opere d’arte in difesa del mare

Opere d’arte in difesa del mare. E’ stato realizzato a Talamone, in provincia di Grosseto, il primo parco sottomarino dell’arte in Italia contro la pesca illegale. Un parco che consentirà anche il ripopolamento die pesci. A volerlo Greenpeace che ha così sposato l’idea nata da un pescatore: Paolo Fanciulli.

Un parco marino contro la pesca illegale

Si tratta di un parco che ha lo scopo di fermare la pesca illegale con barriere artificiali speciali. Non si tratta infatti di barriere di cemento, come si potrebbe pensare, ma a protezione dei preziosi fondali che ci sono sotto il parco naturale della Maremma, sono state posate barriere di basalto di marmo scolpite da artisti di fama internazionale (come Emily Young, Giorgio Butini, Massimo Catalani e Massimo Lippi), cioè delle vere e proprie opere d’arte .

”Da anni pochi pescatori disonesti continuano indisturbati a saccheggiare fondali e risorse marine senza che nessuno faccia niente per fermarli – sottolinea Serena Maso della campagna Mare di Greenpeace – il progetto ‘La Casa dei pesci’ è un segno di civiltà. Adesso chiediamo che le autorità di controllo locali e il ministero delle Politiche agricole non si sottraggano alle loro responsabilità e si impegnino seriamente per fermarla”.

Un video in difesa del mare

Greenpeace continuerà a finanziare attivamente questo progetto. In quest’ottica Greenpeace ha deciso anche di partecipare al concorso ‘Foodies Challenge 2015’ con il cortometraggio ‘There She Blows’. Un altro progetto contro la pesca illegale e in difesa del mare.

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