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Pace per Parigi, il simbolo in Antartide

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Arriva dall’Antartide l’ultimo omaggio alle vittime di Parigi. Un segno di pace, un simbolo di speranza in mezzo ai ghiacci. All’esterno della base Dumont d’Urville i ricercatori si sono sdraiati sulla neve ed hanno così disegnato il logo “Peace for Paris” che ha fatto il giro del mondo dopo gli attacchi terroristici.

Dall’Antartide un messaggio di pace

La base Dumont d’Urville si trova sulla costa in Antartide e, proprio da qui, i ricercatori lavorano in un deserto di ghiaccio per carpire i segnali del clima che cambia. Il logo “Peace for Paris”, dopo i drammatici fatti di Parigi, ha avuto un successo incredibile sulla Rete. Si pensi che solo nella giornata di sabato è “rimbalzato” su Twitter per almeno 44mila volte.

Ma non c’è solo il logo disegnato dai corpi dei ricercatori sulla neve a richiamare la pace. Una bandiera a mezz’asta svetta, ancora, in Antartide per gli attentati di Parigi. E’ così che la base italo-francese Concordia ha voluto ricordare le vittime dei tragici eventi.

Messaggi di pace da ogni parte del mondo

”Il capo spedizione ha organizzato un momento di silenzio per i caduti degli attentati, mettendo le bandiere a mezza asta in segno di lutto”, ha comunicato all’Ansa dalla base Concordia il coordinatore tecnico Angelo Domesi.

E rimbalzano ovunque messaggi di pace, da ogni parte del mondo, mentre si susseguono, ancora, le ultime notizie a seguito delle stragi.

La Francia cerca un secondo fuggitivo

La Francia è, ora, alla ricerca  – annotano ancora le agenzie – di un secondo fuggitivo coinvolto negli attentati di Parigi. “Gli consiglio di arrendersi alla polizia” è l’appello di Mohamed Adeslam, il fratello dell’uomo più ricercato di Francia. “Il meglio è che si arrenda affinché la polizia possa fare piena luce su tutta questa storia” ha sottolineato ancora il fratello, mentre Parigi non riesce a ritrovare la sua normalità.

Ovunque bar chiusi, ristoranti e alberghi in tilt. Secondo le prime stime del Sybochrat, il sindacato francese del settore, le prenotazioni dei ristoranti crolleranno tra il 40 e il 60 per cento.

E, dopo il massacro di venerdì, arrivano nuovi arresti di presunti terroristi. In Germania, nel Nordreno westfalia, sono sette i fermi.

La polizia sta verificando l’identità degli arrestati.

L’Europa aiuterà la Francia anche economicamente

L’Europa, intanto, fa sapere che aiuterà la Francia sia militarmente sia economicamente.,  “La Francia ha chiesto aiuto e l’ Europa unita risponde sì”  ha dichiarato Federica Mogherini, insieme al ministro francese della Difesa Jean-Yves Le Drian, annunciando il sostegno “unanime” del Consiglio Difesa all’attivazione della clausola di difesa collettiva prevista dall’art. 42.7 del Trattato di Lisbona chiesta da Hollande.

Ma Parigi chiede e ottiene aiuto anche dal punto di vista economico all’Ue. “Dobbiamo dare tutti gli strumenti a polizia e gendarmeria – ha detto il primo ministro Manuel Valls – in uomini e in investimenti. Questo non lo faremo a detrimento del bilancio di altri settori. L’Europa deve capire. E aiutarci”. Parigi “sarà costretta a non rispettare” gli impegni di bilancio europei.  

Continuano i bombardamenti su Raqqa

Sta di fatto che la risposta – nonostante l’appello anche dei tanti esperti – è, di nuovo, affidata ai bombardamenti. La Francia continua a lanciarne su Raqqa, roccaforte dello Stato islamico.  Nella notte è stata lanciata una nuova ondata di raid sulla città siriana. Il presidente francese ha chiesto anche poteri speciali di intervento data la situzione. La pace, quel simbolo che arriva persino dall’Antartide resta un’utopia.