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Pizza patrimonio Unesco: record di firme

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pizza Unesco

E’ record di firme per la petizione dei pizzaiuoli napoletani per la candidatura dell’arte della pizza a patrimonio immateriale dell’Unesco. A confermarlo Alfonso Pecoraro Scanio in una conferenza presso una location ad hoc: Rossopomodoro di Largo Argentina a Roma.

Pizza patrimonio Unesco, oltre un milione le firme raccolte

Il Presidente della Fondazione UniVerde nonché ex ministro dell’Ambiente, che ha lanciato per primo la petizione, lo dice con evidente soddisfazione: sono state superate oltre un milione di firme. Il tutto grazie anche all’impegno di Coldiretti che ha contribuito alla raccolta di quasi la metà nonché all’impegno della rete dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica lungo tutta la Penisola. Non basta, perché a difesa della “nostra” pizza sono scesi in campo professionalità e personalità da tutto il mondo: da New York a Buenos Aires, da S. Paolo a Las Vegas fino a Sidney.

Pizza patrimonio Unesco contro l’agripirateria alimentare

Proprio qualche giorno fa sono state consegnate a Parigi ben un milione e 38mila firme con la partecipazione dell’Ambasciatore Vincenza Lomonaco, rappresentante permanente d’Italia presso l’Unesco. Ed ora si attende la decisione della commissione per conferire questo fondamentale riconoscimento alla pizza che è “soprattutto – conferma Pecoraro Scanio – arte e ricerca”.

La passione per la pizza è diventata planetaria con gli americani che – sottolinea la Coldiretti – ne sono i maggiori consumatori con 13 chili a testa ma gli italiani guidano la classifica in Europa con 7,6 kg all’anno, e staccano spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci, che con 3,3 kg di pizza pro capite annui chiudono questa classifica. La pizza napoletana – sottolinea in un comunicato la Coldiretti – dal 4 febbraio 2010 è stata ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita dall’Unione Europea, ma ora l’obiettivo è quello di arrivare ad un riconoscimento internazionale di fronte al moltiplicarsi di atti di pirateria alimentare e di appropriazione indebita dell’identità. La candidatura della pizza a patrimonio immateriale dell’umanità tutela un settore che vale 10 miliardi di euro con almeno 100 mila lavoratori fissi nel settore della pizza ai quali – sottolinea la Coldiretti – se ne aggiungono altri 50 mila nel fine settimana, secondo i dati dell’Accademia Pizzaioli.