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Portogallo record: solo energia eolica per 4 giorni consecutivi

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Quattro giorni consecutivi, tanto è durato l’esperimento del Portogallo che ha voluto testare la capacità di reggere la fornitura dell’energia elettrica del paese, da parte delle sole energie rinnovabili.

Portogallo record, 4 giorni ad energia rinnovabile

Con un settore elettrico ancora dipendente da carbone e gas naturale, il Portogallo ha lanciato la sua sfida per una riconversione verde: per 107 ore, tra le 06:45 del 7 maggio e 17:45 dell’11 maggio, l’intero consumo di energia elettrica è stato interamente coperto da fonti rinnovabili.

E’ stato José Pinto Madeiros, segretario generale della portoghese Renewable Energy Association a diffondere la notizia secondo la quale, in questi quattro giorni, il 58% del consumo di elettricità del Paese sono stati forniti esclusivamente da energia eolica.

L’obiettivo è quello di voler rispettare le linee guida dell’Unione Europea e quindi di aumentare la quota di energie rinnovabili fino al 20,5% nel 2005 e al 31% nel 2020. Un obiettivo ambizioso se si pensa che l’intenzione è quella di coinvolgere i settori dei trasporti, riscaldamento, raffreddamento e produzione di energia elettrica.

Energie rinnovabili in Portogallo, ancora tante strada da fare

 

Il Portogallo, alla fine degli anni ’80, aveva costruito un enorme piattaforma di produzione di energia alimentata a carbone, portato il paese ad occupare il 27 ° posto tra i 30 più inquinanti in Europa. Ma la politica energetica del primo decennio degli anni 2000 nel paese, è stata invece caratterizzata da significativi investimenti in fonti di energia rinnovabili, in particolare con la proliferazione di parchi eolici.

“Siamo sempre dipesi dai combustibili fossili e le emissioni di livelli di anidride carbonica sono sempre state piuttosto alte. Ma nel 2000 il Portogallo ha lanciato un programma strutturato per l’integrazione delle energie rinnovabili ” ha detto Madeiros  “L’energia rinnovabile che aveva maggiore potenziale per essere sfruttata nel nostro paese era il vento: il suo sfruttamento è cresciuto in modo sostenibile e graduale“.

Secondo Madeiros però, l’obiettivo che il paese si è proposto, ovvero il raggiungimento del 31% della produzione di energia rinnovabile, sarà molto difficile da raggiungere. I settori di riscaldamento, raffreddamento e  trasporti, che dovrebbero contribuire a raggiungere questo obiettivo, non sono avanzate di molto sulla strada della sostenibilità.

Siamo in ritardo nell’applicazione delle energie rinnovabili soprattutto nel settore del riscaldamento. Il trasporto nella regione sfrutta solo il 5% delle fonti rinnovabili (biocarburanti). Per quanto riguarad l’elettricità, che è il nostro settore, siamo rinnovabili al 52% e dobbiamo raggiungere il 60%”, ha aggiunto.

Attualmente, la produzione di energia idroelettrica copre tra il 25% e il 28% del consumo finale di energia elettrica e la media annuale dell’eolico è di circa il 25%. Secondo Pinto Madeiros, l’energia solare è ancora solo all’einizio nel paese. “Anche se al sud avremmo un buon potenziale per lo sfruttamento del solare, questo settore è ancora poco sviluppato e non rappresenta più dell’1% o del 1,5% del nostro fabbisogno.”