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Roma, il Teatro Vittoria presenta la rassegna “Salviamo i talenti”

teatro vittoria

Dall’11 maggio al 6 giugno 2016, il Teatro Vittoria di Roma ospiterà l’ottava edizione della rassegna “SALVIAMO I TALENTI – Premio Attilio Corsini”, iniziativa nata per promuovere progetti teatrali di grande qualità i cui protagonisti sono giovani registi e giovani attori. Quattro gli spettacoli in competizione, scelti dalla direttrice artistica Viviana Toniolo, nel panorama delle cosiddette “cantine”, o come vengono definiti all’estero “teatri off”.

Roma, al Teatro Vittoria la rassegna “Salviamo i talenti”

Ad aprire la rassegna, 11 maggio ore 21 e 12 maggio ore 17.30, sarà “Persone naturali e strafottenti” , il testo più “scandaloso” e fra quelli di maggiore successo di  Giuseppe Patroni Griffi, rappresentato per la prima volta nel 1973, con protagonisti Mariano Rigillo, Gabriele Lavia e Pupella Maggio: un testo crudo, poetico, fra il grottesco, il cinico e il surreale.

Il lavoro è prodotto dalla stessa compagnia Teatro Vittoria – Attori&Tecnici e da Planet Arts Collettivo Teatrale ed è nato in seno al progetto Tradizione – Il Teatro di Domani. La regia è di Giancarlo Nicoletti, trentenne regista e autore pluripremiato fra le rivelazioni delle ultime stagioni. Nel cast dei protagonisti Sebastian Gimelli Morosini (Mariacallàs), Michele Balducci (Fred), Cristina Todaro (Violante) e Fabio Minicillo (Byron); il disegno luci è di Daniele Manenti, i costumi di Sebastian Gimelli Morosini, aiuto regia Matteo Volpotti e Sofia Grottoli. In scena al Teatro Vittoria di Roma, l’11 e il 12 Maggio, fra i quattro finalisti della rassegna “Salviamo i Talenti – Premio Attilio Corsini VII edizione”.

Quattro solitudini, un appartamento e una notte di Capodanno a Napoli

Donna Violante, la padrona, ex serva in un bordello, Mariacallàs, un travestito, in bilico fra rassegnazione, ironia, squallore e cattiveria. E ancora, Fred e Byron: l’uno, uno studente omosessuale alla ricerca di una vita libera dalle paure, l’altro, uno scrittore nero che vorrebbe distruggere il mondo per vendicare le umiliazioni subite. Quattro persone naturali e strafottenti, che, per un gioco del destino, divideranno la loro solitudine con quella degli altri, mentre fuori la città saluta il nuovo anno, fra accese discussioni, recriminazioni, desideri repressi, liti e violenze sessuali.

C’è, in questo testo del 1973 di Patroni Griffi, un sottobosco di attualità così tangibile e una poetica di fondo così lucida e disincantata, da farne a tutti gli effetti un testo ancora fortemente contemporaneo, e perciò di teatro necessario. Emarginazione, violenza, distanze socio-culturali, violenza sessuale e psicologica, la ricerca continua di un altro che non esiste: la straordinaria drammaturgia di Patroni Griffi è cruda e ironica, scandalosa e poetica, verbosa e visionaria. Ne viene fuori una tragicommedia dal sapore post-eduardiano e pre-ruccelliano, col respiro di un periodare socio – poetico, che fra cinismi, grettezze e turpiloqui ci restituisce uno squarcio di vita di una generazione senza futuro, un affresco animato da personaggi borderline che appaiono come noi vogliamo vederli: cinici, superficiali, amorali. In realtà si tratta di creature inquiete, sole che soffrono inconsapevolmente la loro condizione nella perenne ricerca di una possibile felicità. E la cercano dando libero sfogo alle pulsioni sessuali e alla loro mercificazione.

Da questo sudore di corpi costretti coattivamente alla ricerca della propria felicità o del proprio illusorio, riscatto, entro le mura di uno spazio vitale / non vitale, che ogni pagina del testo sprigiona chiaramente, l’intuizione di farne uno spettacolo concreto, che si serva della realtà per declinarla in astrazione, in un’esperienza di teatro diretto, e non filtrato dalla convenzionalità rappresentativa, con il fine ultimo di mettersi accanto all’autore, e non davanti, in un rapporto di dialettica e relazione. Per tradurre, declinandola nel contemporaneo, ma senza tradirla, una drammaturgia così sofisticata e imponente, e troppo spesso sottovalutata. 

Persone naturali e strafottenti di Giuseppe Patroni Griffi con Sebastian Gimelli Morosini – Michele Balducci – Cristina Todaro – Fabio Minicillo

Una produzione Teatro Vittoria Attori & Tecnici – Planet Arts Collettivo Teatrale Un progetto Tradizione – Il Teatro di domani

Adattamento Silvia Andreussi – Giancarlo Nicoletti

Foto Luana Belli Video David Melani Trailer Daniele Guarco

Disegno Luci Daniele Manenti Costumi Sebastian Gimelli Morosini

Aiuto Regia Matteo Volpotti – Sofia Grottoli

Ufficio Stampa Rocchina Ceglia

Distribuzione & Promozione Altra Scena Art Management

Regia Giancarlo Nicoletti

TEATRO VITTORIA / ATTORI & TECNICI
Piazza S. Maria Liberatrice 10, 00153 Roma (Testaccio)
Biglietti:  intero platea e galleria 10 euro; biglietto ridotto under 35 e over 65 anni 7 euro
Abbonamento ai 4 spettacoli   20 euro
Botteghino: 06 57 40 170 ; 06 57 40 598
lunedì (ore 16-19), martedì – sabato (ore 11- 20), domenica (ore 11 – 13.30 e 16-18)
Vendita on-line e info: www.teatrovittoria.it
Come arrivare: Metro: Piramide ; Bus: 170, 781, 83, 3

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