Home C'era una volta Rudolf Nureyev, il ballerino che ha rivoluzionato il ruolo maschile nella danza

Rudolf Nureyev, il ballerino che ha rivoluzionato il ruolo maschile nella danza

SHARE

Il 6 gennaio 1993, in un ospedale di Parigi, in Francia, si spegne Rudolf Nureyev da tempo ammalato di AIDS.

La nascita su un treno

Il ballerino che ha rivoluzionato il ruolo maschile nella danza nasce il 17 marzo 1938 su un treno nella zona del lago di Baikal, mentre la madre è in viaggio per raggiungere il marito, bloccato per ragioni di lavoro a Vladivostock. Il piccolo Rudolf Hametovic Nureyev, questo è il suo nome completo, inizia a studiare danza a undici anni con la signora Udeltsova, un’anziana insegnante già ballerina prestigiosa.

La fuga e l’asilo politico

Nel 1955 entra nella prestigiosa scuola di ballo del Teatro Kirov di Leningrado e tre anni dopo è è inserito nell’organico del balletto. Nel 1961, durante una tournée in Europa, fugge dall’albergo chiedendo e ottenendo asilo politico. Comincia così la sua carriera in Occidente con la compagnia del Marchese di Cuevas,con il Balletto Reale Danese di Erik Bruhn e poi con il Royal Ballet di Londra nel quale si esibisce insieme a con Margot Fonteyn dando vita a una coppia entrata nella leggenda. Nella sua carriera danza con quasi tutti i grandi coreografi, da Ashton a Roland Petit, da Bejart a Taylor.

 

Previous articleCecil Scott, un sax di potente sonorità e vibrato mordente
Next articlePer Kurtis Blow l’hip-hop avvicina a Dio
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".