Home C'era una volta Sidney Desvignes, una leggenda del jazz di New Orleans

Sidney Desvignes, una leggenda del jazz di New Orleans

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Il 2 dicembre 1959 muore il trombettista Sidney Desvigne, conosciuto anche come Sidney Desvignes. Nato a New Orleans, Louisiana, l’11 settembre 1893 nelle varie fonti viene chiamato indifferentemente con i due cognomi per cui non è facile ancora oggi stabilire quale dei due sia quello esatto.

Il sostituto di Armstrong

Inizia a suonare la cornetta ancora ragazzo con la Silver Bell Band di Leonard Bechet, il fratello maggiore di Sidney Bechet che alterna l’attività di dentista a quella di direttore d’orchestra. Nel 1917 ottiene il suo primo importante ingaggio al 101 Ranch, uno dei cabaret più rinomati del cosiddetto distretto e, due anni dopo, entra a far parte della Excelsior Brass Band di George Moret, considerata una delle più prestigiose brass band di New Orleans. Tra il 1921 e il 1922 suona con la Maple Leaf Orchestra diretta da Tom Gaspard, prima di essere scritturato dalla S. S. Capitol Orchestra di Fate Marable, dove subentra a Joe Howard come seconda cornetta, affiancandosi a Louis Armstrong che agiva da prima tromba. Dopo un anno circa Armstrong lascia l’orchestra di Marable per raggiungere King Oliver e Sidney prende il suo posto, mentre per il ruolo di seconda tromba Marable ingaggia Amos White. La formazione era completata da Harvey Lankford (trombone), Bert Bailey, Norman Mason e Walter Thomas (sassofoni), Marable (piano), Narvin Kimball (banjo), Henry Kimball (tuba), Zutty Singleton (batteria) e con questo organico incide nel marzo 1924 due pezzi per la Okeh che sono annoverati tra i migliori prodotti del jazz di New Orleans, soprattutto per quel che riguarda la coesione e la scioltezza dei passaggi arrangiati e la leggerezza del sound ritmico. In Frankie And Johnny Sidney si produce tra l’altro in un felicissimo assolo.

La scelta di continuare da solo

Dopo aver lasciato l’orchestra di Marable ed essersi conquistato una solida reputazione, Sidney Desvignes forma nel 1926 una sua orchestra per suonare al St. Bernard Country Club di New Orleans. L’anno successivo è a capo di un’altra formazione sul piroscafo S. S. Island Queen che fa servizio di linea tra New Orleans e Cincinnati. All’inizio degli anni Trenta costituisce una nuova orchestra di impostazione swing, sforzandosi di riprodurre il caratteristico sound delle formazioni di Harlem, con la quale debutta al Gomez Auditorium, senza peraltro incontrare i favori del pubblico che non è abituato a questo tipo di musica. Nel 1932 riforma una jazz band, sia pure allargata nella sezione dei sassofoni, secondo una moda ormai imperante, per suonare sul piroscafo President. Nel dopoguerra Sidney Desvignes lascia definitivamente New Orleans per stabilirsi a Los Angeles dove apre un suo night-club, ritirandosi dalla scena attiva.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".