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Stop al glifosato, pesticida velenoso

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glifosato

In una lettera inviata ai Ministeri dell’Agricoltura, dell’Ambiente, della Salute e alle Regioni italiane, le associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica fanno sentire la loro voce contro la produzione, commercializzazione e l’uso del pesticida glifosato in Europa e lanciano la campagna #stopglifosato.

Glifosato, il pesticida cancerogeno che nessuno ferma

Alla scadenza dei termini dell’autorizzazione all’uso, rinnovata fino al 30 giugno 2016, si teme che la Commissione Europea possa rinnovarne l’impiego in agricoltura e non solo, per altri 15 anni.  L’uso del glifosato infatti è pratica consueta non solo in agricoltura e presente nei prodotti per il giardinaggio, ma è consuetudine usarlo anche nella pulizia delle strade e delle ferrovie.

I pesticida Glifosato è stato definito dallo IARC (International agency for research on cancer), sicuro cancerogeno per gli animali e fortemente cancerogeno anche per l’uomo, presente in 750 formulati fra i quali quelli prodotti dalla Monsanto in abbinamento alle sementi Ogm. E’ cosa nota inoltre, che la Monsanto, ad ottobre prossimo dovrà affrontare il processo per crimini contro l’umanità e l’ambiente.

Il bambino di cristallo (foto di Pablo Ernesto Piovano) Lucas Techeira ha 3 anni ed è nato con ittiosi, malattia che sgretola la pelle. Sua madre è entrata in contatto con il glifosato nel suo orto durante la gravidanza.

Le 32 associazioni riunite nel tavolo “esprimono grave preoccupazione per come si sta muovendo l’Europa ed il Governo italiano, con le Regioni, sull’imminente decisione a livello europeo in merito al rinnovo dell’autorizzazione alla commercializzazione ed utilizzo del diserbante Glifosato nei 27 Paesi membri della UE”  – “ci si appresta ad approvare l’autorizzazione per altri 15 anni sulla base di una decisione che andrà in votazione nella prossima commissione permanente del PAFF (comitato per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi ) e per la quale tutti gli Stati membri, escluso la Svezia, sembra siano a favore”.

 

 

Fonti

Helpconsumatori.it

Lifegate.it

 

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