Strade di plastica al posto di quelle di catrame. Un sogno che potrebbe diventare realtà a Rotterdam, prima città al mondo ad aver manifestato interesse per questo progetto. Un’idea innovativa messa a punto dalla VolkerWessel, società con più di 10mila dipendenti che ha sedi in Canada, Stati Uniti e Regno Unito, che ha pensato bene di produrre un nuovo tipo di asfalto formato da polimeri sintetici, gli stessi che compongono le materie plastiche depositate negli oceani.
Strade di plastica al posto del catrame
Sappiamo bene che non c’è penuria di bottiglie e sacchetti di plastica nei mari del mondo. Greenpeace da anni denuncia il continuo riversamento nelle acque di fiumi di rifiuti di plastica nella misura di 200 chilogrammi al secondo. Se si continuasse così potremmo arrivare, nel 2050, ad una quantità di rifiuti di plastica capace di superare la massa intera di pesci esistente nel pianeta. Così prevede il World economic forum di Davos.
Strade di plastica, un’idea della VolkerWessel
L’idea della VolkerWessel potrebbe avere conseguenze positive non solo sullo sviluppo stradale, ma anche sulla manutenzione stessa delle carreggiate e sui livelli di emissione di CO2 nell’atmosfera (con una riduzione significativa fino a 1,6 tonnellate). La pavimentazione in plastica potrebbe – potrebbe perché non si ha ancora notizia della effettiva realizzazione di questo progetto – resistere alle alte temperature, fino a 80 gradi centigradi, e a quelle estreme sottozero, fino a -40 gradi centigradi.
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Strade di plastica, più resistenti più durature
Avrebbe una resistenza più duratura, tripla rispetto a quella tradizionale. I blocchi, inoltre, verrebbero prodotti in apposite fabbriche e il loro trasporto, a differenza di quello che normalmente avviene con il catrame, potrebbe essere più facile dal momento che richiederebbe un minore impiego di macchinari. L’installazione dei blocchi di plastica potrebbe essere paragonata ad un set della Lego. In più c’è da aggiungere che all’interno di ciascun blocco sono previsti dei canali destinati al passaggio idrico e al cablaggio elettrico.
Strade di plastica, l’Olanda il primo paese interessato
La proposta delle strade di plastica non poteva che trovare l’Olanda come prima nazione interessata. I Paesi Bassi non sono come l’Italia: lì circolano molte meno auto e sono molto più aperti di noi alle innovazioni e alla creatività. E’ possibile ipotizzare, tuttavia, che se a Rotterdam l’idea verrà applicata e funzionerà, potremmo aspettarci, in futuro, autostrade di plastica anche nel nostro Paese. Magari sulla Salerno Reggio Calabria!