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Un chilo di tè consuma 8.860 litri d’acqua

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acqua tè

L’impronta idrica più alta? E’ quella del tè. Per un chilo di tè si consumano ben 8.860 litri d’acqua. E per ogni bustina che contiene circa 3 grammi di foglioline, sono stati consumati circa 30 litri d’acqua. A realizzare un vademecum per sensibilizzare i più sul consumo del prezioso oro blu è stata l’associazione Water Footprint Network.

Un vademecum per capire quanta acqua si consuma

Il vademecum ha un obiettivo preciso: quello di far capire quale è il consumo della preziosissima risorsa della Terra.

E’ così che si scopre che per produrre anche un chilo d’orzo per la birra vengono impiegati circa 1.420 litri di acqua, mentre per ogni litro di malto ne vengono utilizzati circa 298 litri. Calcoli alla mano, significa che un bicchiere di birra “costa” 74 litri di acqua, e questa è la sua “impronta idrica”.

Ma, persino una mela si arriva a consumare tantissima acqua: circa 125 litri per una mela dal peso medio di 150 grammi mentre, se è venduta in succo, ne richiede 1140 litri per ogni confezione da un litro.

L’impronta idrica più alta: quella del tè

Ma l’impronta idrica tra le più alte è quella che arriva dalla produzione di carne di maiale. Per un chilo si consumano 6mila litri per chilo. Anche se l’impronta più alta è quella prodotta dal tè.

Infine, due prodotti che si trovano sul tavolo degli italiani: per il vino, l’impronta idrica è di 610 litri per kg significa che un solo bicchiere costa 110 litri d’acqua.

Per il riso, invece, c’è bisogno di 1.670 litri di acqua per chilogrammo per la raccolta, mentre dopo la lavorazione l’impronta raddoppia, arrivando a circa 2.500 litri per chilogrammo.