Home C'era una volta Un contratto per gli Stooges

Un contratto per gli Stooges

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Il 28 settembre 1968 gli Stooges di Iggy Pop sono impegnati in concerto a Detroit insieme agli MC5.  L’ambiente nel quale si esibiscono è surriscaldato dalla presenza di centinaia di militanti del White Panthers Party, la formazione politica d’estrema sinistra cui gli MC5 sono legati a doppio filo.

Quella band è un’anomalia

È un concerto particolare. Il pubblico, tutt’altro che silenzioso, approfitta di ogni momento di pausa per scandire slogan contro la guerra, l’imperialismo e il sistema capitalistico. La presenza della band di Iggy Pop è un po’ un’anomalia. In effetti alla vigilia non sono mancate perplessità sull’idea di far partecipare gli Stooges al concerto, vista la loro sostanziale indifferenza nei confronti dei temi politici. Tra gli organizzatori c’è chi ritiene possibile una reazione ostile da parte di un  pubblico, quasi interamente formato dai fans degli MC5, sostanzialmente quasi tutti militanti, attivisti o simpatizzanti del White Panther Party. I dubbi cessano quando gli Stooges iniziano a suonare. Nonostante la minor politicizzazione la band di Iggy Pop viene accolta con grande simpatia e calore dal pubblico che accompagna con boati le improvvise e devastanti accelerazioni di Ron Asheton alla chitarra, strumento di cui è titolare da pochi mesi, da quando, cioè la formazione è aumentata di un elemento. Meno di un anno prima, infatti, Iggy e i suoi compagni si chiamavano ancora Psychedelic Stooges ed erano un trio in cui Ron si arrangiava con il basso e suo fratello Scott suonava la batteria. La formazione si assesta quando arriva un bassista vero, Dave Alexander. Ron Asheton passa alla chitarra e libera Iggy Pop dalla necessità di inventarsi chitarrista. Nel passaggio da trio a quartetto il gruppo perde parte del nome.

Energia per supplire alle mancanze

Quando, il 28 settembre 1968, devono affiancare gli MC5 suppliscono con l’energia e la grinta alle inevitabili mancanze dal punto di vista strumentale. Nonostante tutto la loro esibizione colpisce Danny Fields, un talent scout dell’Elektra, l’etichetta che ha sotto contratto i Doors e che sta valutando l’ipotesi di scritturare gli MC5. Al termine del concerto avvicina Iggy Pop e gli dà un appuntamento per i giorni successivi. Non c’è trattativa. Gli Stooges di fronte a un anticipo di 25.000 dollari accettano senza fiatare tutto quanto viene loro proposto. Pochi mesi dopo pubblicano The Stooges, un album prodotto da John Cale che comprende anche due inni come 1969 e No fun destinati a diventare dei veri e propri inni della generazione punk

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".