Presto, secondo il dipartimento della Difesa Usa, si potrà impiantare nel cervello un dispositivo capace di controllare le emozioni. Questo uno degli ultimi progetti varati dalle forze militari americane che hanno investito in questo dispositivo 70 milioni di dollari.
Un dispositivo controllerà le emozioni
I fondi, che fanno parte della Brain Iniziative lanciata da Obama, andranno al Massachusetts General Hospital e alla University of California di San Francisco. L’obiettivo ufficiale è quello di combattere lo stress, la depressione, la dipendenza o l’astinenza da droghe ma quello vero resta al momento sconosciuto. Sta di fatto che è un progetto a dir poco inquietante. A spiegarlo al Mit è Jose Carmena, ricercatore: “Se una persona è in crisi d’astinenza ad esempio potremmo intercettare questo segnale e stimolare il cervello dall’interno per farla cessare”.
Il programma si chiama Subnet. E, a questo programma, lavoreranno due team di esperti oltre ad istituzioni pubbliche e private. E’ plausibile pensare che i primi test sull’uomo saranno possibili da qui a due massimo tre anni.
Un programma del dipartimento della Difesa Usa
L’interessamento del ministero della Difesa, spiega Darin Dougherty del Massachusetts General, è dovuto a una vera e propria epidemia di problemi psichiatrici tra i veterani. Per evitare usi impropri di questa tecnologia tutti gli esperimenti sono supervisionati da un comitato etico. I dispositivi, sottolineano gli esperti, verranno messi a disposizione di psichiatri e psicoterapeuti ma non saranno mai la prima scelta in una terapia, dichiarano. Anche se il dispositivo controlla emozioni resta un programma di controllo a dir poco allarmante.
