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Venezia, la città più eco

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E’ Venezia la città più eco sostenibile d’Italia. Va alla città lagunare la palma per la mobilità sostenibile. Questo quanto conferma l’ultimo Rapporto Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città, elaborato da Euromobility con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente.

A Venezia la palma di città sostenibile

Venezia riconquista così il primo posto del podio e vince non solo perché favorita dalla più estesa area pedonale e dal più basso indice di motorizzazione, ma anche grazie a un trasporto pubblico che funziona, a un buon servizio di bike sharing e al miglior car sharing sia per offerta sia per numero di corse mensili per ogni auto disponibile.

Oltre a Venezia si aggiudicano il podio Brescia e Torino

A vincere, quest’anno, altre città del Nord: come per Brescia e Torino rispettivamente al secondo e al terzo posto. Di poco seguono Parma, al quarto, e Milano al quinto. Nella ‘top ten’ di questa eco classifica si confermano anche Firenze, al sesto posto, e Bologna al settimo, mentre Roma è soltanto al diciassettesimo posto.

A chiudere la classifica Padova, all’ottavo posto, Bergamo al nono e Cagliari al decimo. Proprio Cagliari, però,è la prima città del Sud a conquistare per la prima volta questa classifica e ad acquisire il posizionamento tra le prime dieci.

Ultime in sostenibilità Reggio Calabria, Potenza e L’Aquila

In fondo alla classifica della mobilità sostenibile troviamo Reggio Calabria, Potenza e L’Aquila. Il Rapporto segnala inoltre una flessione (-0,5%) del tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane (a dispetto del dato nazionale, che segnala un lieve incremento del +0,2%) e la continua crescita del numero di veicoli a basso impatto, i quali raggiungono complessivamente l’8,5% del parco nazionale circolante (il peso dei veicoli a trazione ibrida ed elettrica è, tuttavia, ancora marginale, con una presenza dello 0,21%, rispetto a quello dei veicoli a metano e gpl, che costituiscono l’8,3% del parco).

L’Italia ancora a due velocità

Resta una conferma: un’Italia, di nuovo, a due velocità e nel senso stretto del termine. Il Sud della Penisola, purtroppo, fatica ad investire in mobilità sostenibile con alcune, poche, interessanti esperienze di green economy.  A Cagliari ci sono, per esempio, gli utenti del car sharing convenzionale che usano di più il servizio rispetto ad ogni altra città italiana e Palermo ha introdotto il servizio su un’area vasta insieme a sole altre 3 realtà, Trento, Bolzano e Torino.

”Le città – afferma Lorenzo Bertuccio, direttore scientifico di Euromobility – sembrano finalmente aver compreso il cambio di atteggiamento dei cittadini: crescono infatti sia il numero di biciclette in sharing (+17,2%), sia le auto condivise dei servizi convenzionali (+22.8%) che superano nel 2014 le 700 unità”. Emerge anche un dato negativo: ”Purtroppo il 2014 – sottolinea il presidente di Euromobility, Roberto Maldacea – registra ancora una riduzione dei servizi di trasporto pubblico offerti ai cittadini (in 43 città su 50), ma per fortuna si registra anche qualche segnale positivo dall’area meridionale del Paese”.