“The Beagle Diary 1831-1836”, diario quasi quotidiano dal 24 ottobre 1831 al 7 novembre 1836, scritto prima nel porto di Devonport in attesa della partenza, poi a bordo e a terra durante gli sbarchi, è il testo che per la sua immediatezza, meglio si presta alla valutazione e al godimento delle avventure e delle riflessioni di Darwin. Vi si possono leggere anche gli importanti appunti che prese durante il suo famoso viaggio alle isole Galápagos. Un viaggio non certo leggero, 1741 giorni di avventure, mal di mare e lavoro duro, nel quale ha visitato in condizioni difficili, paesi e luoghi, raccolto campioni e scritto appunti e lettere, che poi inviava in patria regolarmente ad ogni sosta portuale, veniva così descritto da lui stesso – Il viaggio sul Beagle è stato di gran lunga l’avvenimento più importante della mia vita e quello che ha determinato tutta la mia carriera. Ho sempre avuto coscienza che a questo viaggio io debbo il primo vero allenamento della mia intelligenza e la mia prima istruzione-
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Questo libro di ben 687 pagine, (Biblioteca del Vascello – Robin Edizioni 2017) a cura di Guido Chiesura, è la prima traduzione in italiano del “Diario” originale di Darwin, basata sulla prima edizione inglese del 1933 curata dalla nipote Nora Barlow. Come si legge in quarta di copertina – Leggere il ben noto “Viaggio di un naturalista” è come ascoltare un racconto di Darwin, leggere questo “Diario” è come viaggiare con lui. – Le tappe del viaggio, le esperienze e le impressioni vi sono qui state registrate in ordine cronologico, a differenza del “Journal” (“Viaggio di un naturalista intorno al mondo”, più volte edito in Italia) in cui Darwin racconta spesso le vicende con un criterio geografico o tematico.
Come si legge nell’Introduzione – questo è un vero e proprio diario, corredato di note, oltre che da estratti di lettere ed immagini che hanno lo specifico intento di rispettare le due caratteristiche principali del testo di Darwin:
- Essere un documento personale e intimo, destinato alla famiglia, oltre che alla propria memoria;
- Essere l’opera di un geologo.
Charles Robert Darwin nacque a Shrewsbury nel 1809. E’ noto che, dopo aver abbandonato gli studi di medicina a Edimburgo, studiò teologia a Cambridge e si dedicò anche alla storia naturale ed alla geologia. Il suo professore di botanica, John Stevens Henslow, caldeggiò la sua partecipazione come naturalista di bordo alla spedizione del brigantino Beagle, alla volta del Sudamerica. Ma da questa esperienza cambiò la sua ma anche la nostra percezione del mondo, mentre da questo viaggio durato dal 1831 al 1836, scaturì il libro Viaggio di un naturalista intorno al mondo, in cui sistematizzo ed espresse le sue sorprendenti scoperte scientifiche scaturite dalle sue osservazioni. Nel 1859 pubblicò Sull’origine delle specie che scatenò polemiche da parte soprattutto della Chiesa poiché contraddiceva il presupposto creazionista biblico. Nel 1871 pubblicò L’origine dell’uomo e la selezione sessuale, dove approfondì la teoria della discendenza dell’uomo e della scimmia da un comune antenato, mentre nel 1872 pubblicò L’espressione delle emozioni negli animali e nell’uomo da cui sarebbe derivata addirittura la disciplina dell’Etologia.
Si può dire che la scoperta, ovvero la genialità del ricercatore ha superato la sua formazione di geologo, ma era questo il ruolo professionale con il quale salì a bordo del Brigantino Beagle comandato dal capitano FitzRoy, affrontò il suo giro del mondo, funestato da un ininterrotto mal di mare di cui soffi stoicamente per tutto il viaggio.
Un diario ricco e stimolante anche per i lettori di queste pagine, a cominciare dalla prefazione di Nora Barlow all’edizione del 1933 nella quale si anticipano tutti i punti nodali, a cominciare dalla perigliosa partenza. Darwin aveva solo 22 anni nell’estate del 1831 quando ricevette l’offerta di accompagnare il Capitano FitzRoy nel suo viaggio di rivelamento, offerta ricevuta nell’incertezza della possibile scelta della sua personale carriera, cioè dell’essere ordinato pastore e aderire ad una tranquilla vita di campagna.
Guidi Chiesura, al quale dobbiamo la stesura di questa pubblicazione, nato a Bergamo nel 1935 è geologo dal 1958. Ha scritto Charles Darwin geologo (seconda edizione nel 2014) ed ha tradotto per la prima volta in italiano le Opere geologiche di Darwin (entrambi presso Hevelius). Nel 2012 ha pubblicato Darwin e il baobab (Gaffi). Ha tradotto tre opere dell’epistemologo Patrick Tort: Darwin e il darwinismo (Ed Riuniti), l’Antropologia di Darwin (Manifestolibri) e Darwin e la filosofia (Meltemi).
Ha organizzato e gestito tre spedizioni geologiche a Santiago di Capoverde, prima tappa del viaggio di Darwin. Vive a Spoleto.