I parassiti stanno per iniziare una nuova vita, più vicino al Polo Nord, per colpa del riscaldamento globale. Coleotteri, falene, funghi, batteri, virus, insetti, nematodi, viroidi che affliggono le foreste e colture nell’emisfero settentrionale stanno espandendo le loro gamme verso nord ad una media di 24 piedi ogni giorno.
I parassiti in viaggio, colpa del riscaldamento globale
Tutte le popolazioni selvatiche di piante e animali si sono mosse verso i poli in risposta al riscaldamento globale, confermandone la gravità. La diffusione di parassiti – riferisce una ricerca ad opera degli scienziati britannici – è causata sia da attività umane come il trasporto internazionale di merci sia da processi naturali, ma il loro spostamento è dovuto al riscaldamento globale.
I parassiti si spostano a causa del clima che cambia
Gli scienziati britannici hanno studiato la velocità degli spostamenti negli ultimi 50 anni di 612 parassiti delle colture sia verso nord che verso sud, pari a una velocità di quasi 3 chilometri all’anno e sono state 470 le infestazioni di parassiti in tutto il mondo dal 1960.
La ricerca si è maggiormente concentrata nello studio di quei parassiti distruttori di raccolti agricoli o di allevamenti, per un discorso economico, infatti le perdite delle colture sarebbero sufficienti a sfamare il 9% della popolazione mondiale.
La certezza di avere una popolazione in continua crescita e un aumento di raccolti persi a causa dei parassiti, fa pronosticare una pericolosa minaccia per la continuità alimentare globale.
Basti pensare che solo il fungo del riso distrugge, ogni anno, una quantità di raccolto in grado di sfamare 60 milioni di persone. Il ricercatore Dan Bebber avverte: “Il nostro lavoro mostra che questo sta accadendo veramente”.
