Home C'era una volta Donna Summer, la voce sexy della disco music

Donna Summer, la voce sexy della disco music

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CIRCA 1976: Queen of disco Donna Summer poses for a portrait in circa 1976. (Photo by Michael Ochs Archives/Getty Images)

Il 31 dicembre 1948, a Boston nel Massachusetts, nasce Donna Summer. Il nome con il quale viene registrata all’anagrafe è LaDonna Gaines. Fin da piccola canta insieme alla sua numerosa famiglia nel coro della chiesa del quartiere mettendo in mostra notevoli qualità vocali tanto che a soli dieci anni si esibisce già in alcune parti da solista.

L’incontro con Moroder e il successo

Dopo aver partecipato a vari concorsi musicali si trasferisce a New York. Nella grande mela viene scritturata per il cast del musical “Hair”. È il 1967. Quando la compagnia arriva in tournèe in Europa lei accetta di partecipare alla versione tedesca del musical e decide di non tornare negli Stati Uniti. A Monaco di Baviera incontra e sposa l’austriaco Helmut Sommer con il quale mette al mondo una figlia, Mimi Sommers. Proprio dall’anglicizzazione del primo marito nascerà il nome d’arte di Summer. Nel 1974 risponde a un’inserzione e trova lavoro come corista di studio entrando così in contatto con Pete Bellotte e Giorgio Moroder che la scritturano per la loro etichetta Oasis Records. Con la collaborazione di Moroder Donna realizza nello stesso anno l’album Lady of the night e il singolo estratto Hostage che ottengono un buon successo in Europa. Nello stesso anno, pubblica Love to love baby, un brano che attira l’attenzione di Neil Bogart, il presidente della statunitense Casablanca Records. Seguendo le sue indicazioni, viene realizzata una nuova versione del brano dilatandone la durata dagli iniziali tre minuti a oltre un quarto d’ora, con l’inserimento di vocalizzi, gemiti e sussurri inequivocabilmente erotici, che, pubblicata nel 1975 nell’album Love to love baby, diventa un successo mondiale

La Regina della Disco

L’album Love trilogy del 1976, con Try me, un altro lungo brano d’effetto, conferma il successo di Donna che viene incoronata dai media di tutto il mondo “Regina della disco music”. Nello stesso anno analoga accoglienza ottengono l’album For seasons of love con il singolo Winter melody. Il rapido successo commerciale e l’innegabile sex appeal della ragazza finiscono per suscitare qualche invidia e non manca chi insinua che Donna canti in play back sulla base registrata da una corista professionista. Scioltesi come neve al sole le polemiche e le insinuazioni il suo successo continua  con una serie di album e di singoli che scalano le classifiche di tutto il mondo. Nel 1980 con The wanderer finisce  la sua collaborazione con Giorgio Moroder. È Quincy Jones a curare nel 1982 la produzione dell’album Donna Summer che contiene anche il brano State of indipendence scritto dall’ex Yes Jon Anderson. Nel 1983 esce She works hard for the money considerato un po’ il canto del cigno e l’ultimo suo grande successo commerciale di quel periodo. Sono anni complicati per la vita di Donna Summer che mette al mondo la piccola Amanda Grace, sposa il compositore Bruce Sudano e si converte al fondamentalismo dei “Cristiani rinati”. Negli anni Novanta si dedica a varie esperienze in duetto centrando alcuni successi più negli States che nel resto del mondo. Nel 2008 pubblica Crayons, il suo primo album di inediti dopo diciassette anni. Muore di cancro a Naples in Florida il 17 maggio 2012.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".