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Renato Carosone inaugura la Bussola

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Il 4 giugno 1955 a Focette, in Versilia, si inaugura la Bussola. Il compito di fare da intrattenitori è affidato a Renato Carosone e alla sua mitica orchestra.

Uno dei templi della musica leggera

Il locale, di proprietà di Sergio Bernardini, è destinato a diventare uno dei templi della musica leggera italiana. Carosone, che sta vivendo in quel periodo uno dei migliori momenti della sua carriera, attira migliaia di ammiratori per un’inaugurazione che si trasforma in uno dei più importanti avvenimenti mondani dell’anno. Ci resta per l’intera stagione estiva con un compenso, tutt’altro che disprezzabile per l’epoca, di 160.000 lire a sera. Il cantante napoletano resterà molto legato al locale di Bernardini tanto da sceglierlo per il suo ritorno nel 1975, quindici anni dopo il suo addio alle scene.

Il punto d’incontro dei nuovi ricch

La Bussola diventa uno dei locali alla moda, punto d’incontro per i vecchi e i nuovi ricchi dell’Italia del boom. Anche i componenti dello staff del locale diventano famosi come le star della musica, soprattutto il direttore di sala Aldo Bellandi, lo chef Carletto Pirovano e l’amministratore Antonio Favilla. Nell’arco di un decennio sul palco della Bussola passano quasi tutti i grandi protagonisti della musica leggera italiana e internazionale, da Louis Armstrong a Neil Sedaka, dai Platters ad Adriano Celentano, da Peppino Di Capri a Don Marino Barreto jr., a Milva, Ella Fitzgerald, Domenico Modugno, Gilbert Bécaud e tantissimi altri, compresa Mina che proprio qui muove i suoi primi passi verso la gloria.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".