Home C'era una volta Al Cantagiro inizia l’era di Gianni Morandi e Rita Pavone

Al Cantagiro inizia l’era di Gianni Morandi e Rita Pavone

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Il 10 luglio 1964 si conclude a Fiuggi, dopo quindici tappe, la terza edizione del Cantagiro partita da Ancona il 26 giugno 1964. Il trionfatore assoluto della manifestazione è Gianni Morandi che conquista definitivamente il pubblico italiano con la sua In ginocchio da te.

C’è anche Lucio Dalla

Tra i cantanti in gara si fanno apprezzare particolarmente Little Tony con Non aspetto nessuno, Edoardo Vianello con La tremarella, Gino Paoli con Lei sta con te e Betty Curtis che torna alle gare canore dopo quattro anni di assenza con Scegli me o il resto del mondo. A partire da questa edizione il Cantagiro affianca a quello del “big” un girone riservato ai giovani che vede vincitore Paolo Mosca con La voglia dell’estate. Tra i brani più applauditi di questo girone ci sono anche Il surf delle mattonelle de La Cricca, L’uomo del banjo di Ico Cerutti e Lei di un giovanissimo Lucio Dalla.

L’anno della Pavone

L’anno dopo la vittoria nel girone dei “big” arride a Rita Pavone, un altro idolo delle platee adolescenziali che con Lui sbaraglia la concorrenza del suo “rivale” che canta Se non avessi più te. Nel girone riservato ai giovani il pubblico si fa conquistare dalla dolcezza de Il duca della luna interpretato da Mariolino Barberis. Nel 1966 la vittoria principale arride nuovamente a Gianni Morandi con Notte di Ferragosto anche se il vero trionfatore nelle vendite dei dischi sarà Little Tony con Riderà. Le novità più eclatanti arrivano da un nuovo girone riservato ai gruppi o, come si chiamano all’epoca, ai complessi. Vince l’Equipe 84 con Ho in mente te mentre Nomadi e Rokes danno voce al disagio e alle rivendicazioni giovanili con Come potete giudicar e Che colpa abbiamo noi?. Nel girone dei giovani fa il bis Mariolino Barberis con Spiaggia d’argento.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".