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Approvata la legge sul divorzio

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Nonostante la ferma opposizione della Chiesa e di gran parte delle organizzazioni d’ispirazione cattolica il 1° dicembre 1970 viene definitivamente approvata in Italia la legge sul divorzio

La caduta di un tabù

Anche in Italia diventa possibile, come accade in quasi tutti i paesi europei, lo scioglimento del vincolo matrimoniale, compresa la cessazione degli effetti civili del matrimonio anche in forma religiosa. Vasti settori dello schieramento contrario all’approvazione della legge annunciano la loro intenzione di raccogliere le firme per un referendum che porti alla sua cancellazione

Il referendum

In calce alla richiesta di referendum abrogativo vengono raccolte oltre un milione e trecento mila firme seguite da una campagna accesissima, dove la Dc guidata da Fanfani e il Msi da Almirante si pronuncia per l’abrogazione della legge. Sul fronte opposto si schierano liberali, socialisti, radicali, socialdemocratici, comunisti e Psiup. Si voterà nel maggio del 1974 e a vincere sarà il no all’abrogazione della legge con 59,3% dei voti.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".