“Prospettive del terzo millennio”, la Rassegna di arte contemporanea a cura di Giorgio Di Genova ed Enzo Le Pera sarà ospitata presso il MACA – Museo Arte Contemporanea di Acri (Cs) a Palazzo Sanseverino, via Giovanni Falcone, 1.
Verrà inaugurata il 9 dicembre. La mostra sarà visibile fino a domenica 25 febbraio.
Acri è una città in provincia di Cosenza situata a 720 metri ai piedi della Sila, ricca di storia, che va dagli Enotri ai Bruzi. Nella zona della città vecchia sorge Palazzo Sanseverino, edificato nel ‘700. Il Comune di Acri nel 1986 ha restaurato la struttura dotata di 30 sale per un totale di 3.000 metri quadri, distribuiti su quattro piani. Nel giugno 2006 viene inaugurato come MACA (Museo d’Arte Contemporanea di Acri) e da allora ha richiamato appassionati, galleristi, collezionisti, nonché visitatori dall’Europa e dagli Stati Uniti. Il MACA annovera nella sua collezione permanente, una serie di opere grafiche di grandi nomi del ‘900 italiano (tra gli altri: De Chirico, Schifano, Morlotti, Scanavino e Nespolo). Come sottolinea Enzo Le Pera oggi il Maca di Acri è una realtà importante in Calabria ed in Italia. Molte le mostre che si sono susseguite; da citare “Nel blu dipinto di blu…da Yves Klein, la magia di un colore nell’arte contemporanea”; “Vasarely-Fontana. Due mondi, due culture, due scuole a confronto”; “Pop Art a Torino”; “Da De Chirico a Schifano”; “Hans Richter. Dada fino all’ultimo respiro”; “Astratto-Concreto, il Gruppo degli Otto”; “Francesco Guerrieri. Dal polimaterico all’essenza della struttura”; “Arte interattiva. Lo spettatore in gioco, dall’azione dell’occhio all’interazione robotica”; e altre ancora della stessa qualità e di grande interesse che danno il senso di una conduzione eccellente.
Operatori e operatrici dell’Arte si sono dati convegno in Calabria, di nuovo dopo la rassegna “Periscopio sull’arte in Italia 2016“, allestita al Castello Ducale di Corigliano Calabro (CS). Oggi, ad inizio dicembre 2017, si ritrovano al prestigioso MACA, per la rassegna “Prospettive del Terzo Millennio”, a cura di Giorgio Di Genova ed Enzo Le Pera. Una giuria, costituita da Giorgio Di Genova, Enzo Le Pera, Tiziana Todi e Maurizio Vitiello, sceglierà due artisti meritevoli per la realizzazione di due personali, una a Roma, nella storica galleria “Vittoria”, in via Margutta, e l’altra a Cosenza, alla galleria “Il Triangolo”, nonché l’assegnazione di quattro targhe e attestazioni di merito.
Espongono in parete e negli spazi museali, nella Sala delle Colonne del Comune, circa 100 artisti, di varie regioni italiane e di varie tendenze, opere di pittura, scultura, grafica, fotografia, nonché installazioni a parete o ambientali di soggetto libero, realizzate dopo l’anno 2000. Lo storico dell’Arte Giorgio Di Genova ha infatti selezionato le opere per la loro qualità, non per il tipo di linguaggio usato, poiché egli non valuta più funzionali le vecchie obsolete categorie astratto/figurativo, ma suddivide a puro titolo funzionale, le operazioni artistiche come – iconiche/aniconiche o meticciate. Pittori, scultori, designer, fotografi e grafici propongono così, con diverse opere, il loro desiderio di cambiamento e di attenzione al nuovo, ma attraverso il tesoro dell’esperienza e della spiritualità del linguaggio delle Arti, che vede l’Italia ancora motivata da una cultura millenaria, sottoposta alla dittatura dell’informatica ed al bombardamento mediatico.
Una grossa novità, l’ingresso del tattoo nel novero delle Arti; invitato l’artista tatuatore Marco Manzo che, nell’ambito dell’inaugurazione, presenterà una modella tatuata da lui ed a metà gennaio, in una nuova performance, realizzerà un’opera direttamente sulla pelle di una persona, in tempo reale. Marco Manzo ha contribuito, come Direttore artistico, alla recente Mostra al Macro – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, dal titolo significativo “Tattoo forever” (2016) un ideale collegamento alla precedente, la prima in Italia mai realizzata nell’aprile del 1985, ai Mercati Traianei, da Renato Nicolini.
E’ passato ormai il tempo in cui il tatuaggio in Italia era uno stigma di delinquenza o di emarginazione, lo attesta anche il tema del II Seminario internazionale di studi semiotici che si terrà nel Museo delle marionette, a Palermo l’1 e 2 dicembre, promosso dalla Università degli studi di Palermo, Dipartimento Culture e Società, Centro internazionale di scienze semiotiche “Umberto Eco”.
Personalmente ho scritto molto su questo argomento assai complesso, http://www.artapartofculture.net/2015/05/20/virtuale-o-corporeo-tattoo/ – ma si può visionare a questo proposito l’articolo pubblicato a mio nome su questo stesso giornale sull’estate romana del 2017, nella quale erano coinvolti Marco Manzo, Giorgio Di Genova, Max Gazzè, Alessandro Di Cola ed il fotografo Valter Sambucini, che ha fatto le foto dell’evento (FOTO 1 e 2) https://www.dailygreen.it/arte-e-identita-con-gazze-nellestate-romana-2017/.
Il linguaggio dell’Arte ci salverà dalla dittatura delle immagini?
Horst Bredekamp in uno dei suoi ultimi libri “Immagini che ci guardano” (R Cortina 2015) sottolinea che la diffusione e l’importanza delle immagini come mezzo di comunicazione è stata, in particolare negli ultimi quattro decenni, sempre maggiore, a tal punto che si è definita una cosiddetta “questione delle immagini”, una presenza massiccia e penetrante nei media, nella pubblicità e sul web, che influenza a livello sociale ed ipnotizza, oltre ad essere divenuta ormai essenziale nell’ambito della ricerca scientifica e di laboratorio, nano tecnica et similia. Allora il linguaggio dell’Arte, la sua capacità di trasformare e predire il nuovo e l’evoluzione della mente, ci potrà guidare attraverso il labirinto dell’inconsapevolezza o della confusione mentale, evitando l’incontro con il Minotauro dell’annichilimento nell’omologazione.
INFORMAZIONI PER LA MOSTRA
Tel. 0984.95.33.09 – www.museomaca.it/
(da martedì a domenica, 09.00-13.00/16.00-20.00) INGRESSO LIBERO