Home C'era una volta Arthur “Artie” Whetsol, una delle trombe di Ellington

Arthur “Artie” Whetsol, una delle trombe di Ellington

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Il 1° maggio 1940 a New York muore a soli trentacinque anni  il trombettista Arthur Whetsol, conosciuto anche con nomignolo di Artie.

Un’amicizia che dura a lungo

Arthur Parker Whetsol-Schiefe, questo è il suo vero nome, nasce a Punta Sorda, in Florida, il 22 febbraio 1905. Passato l’infanzia a Washington e fa parte del gruppo di amici che daranno vita agli Washingtonians, il primo nucleo orchestrale su cui, in seguito, si formò la compagine di Duke Ellington. Per questa ragione fra Whetsol, Ellington e alcuni altri rimane negli anni una particolare amicizia destinata a influenzare anche il clima emotivo e artistico dell’orchestra del Duca negli anni successivi. A partire dal 1920 Arthur Whetsol ottiene varie scritture sia con Ellington sia con il pianista-arrangiatore Claude Hopkins. Nel 1923 abbandona momentaneamente gli impegni musicali per intraprendere un corso di studi alla facoltà di medicina dell’università di Howard anche se in ogni possibile occasione (vacanze estive, ecc.) Whetsol riprendeva il suo posto nella sezione trombe di Ellington. Nel 1928 riprende definitivamente il posto in orchestra, accanto ai suoi colleghi Bubber Miley e Freddy Jenkins

Misty Morning

Ellington così scrive di lui «Ottimo sia come solista che come uomo di sezione, era, infatti, un bravissimo lettore, ogni cosa che lo riguardava doveva essere perfetta. Nel 1923 Arthur Whetsol ci lasciò per seguire gli studi di medicina all’università Howard. Nonostante amasse moltissimo la musica, penso che si sia persuaso ad intraprendere una carriera che in quel tempo era considerata più rispettabile». Nel periodo in cui Whetsol rimane stabilmente nell’orchestra di Ellington, cioè dal 1928 fino al 1937 lascia la sua impronta in brani come Stevedore Stomp, Big House Blues, Rocky Mountains Blues, Saturday Night Function, Mood Indigo e Misty Morning. Quest’ultimo, firmato da Arthur Whetsol insieme con Ellington, è uno dei primi brani a poter essere collocato nello stile mood. In esso Arthur Whetsol esegue un pregevole assolo alla tromba, con la sordina.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".