Home C'era una volta Ben E. King, quello di “Stand by me”

Ben E. King, quello di “Stand by me”

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Il 28 settembre 1938 a Henderson, nel North Carolina nasce il cantante soul Ben E. King, registrato all’anagrafe con il nome di Benjamin Earl Nelson.

I Drifters

Ben inizia, fin da bambino a cantare nel ristorante del padre. Trasferitosi con la famiglia ad Harlem, a undici anni forma con altri amici un gruppo per cantare in occasione di matrimoni e battesimi. A diciott’anni si unisce ai Five Crowns, con i quali registra una decina di singoli tra il 1952 e il 1958. Nel 1958 i Drifters, uno dei gruppi più famosi della Atlantic Records entrano in crisi e i loro componenti vengono licenziati. L’anno dopo George Treadwell, il manager titolare dei diritti del nome, chiama i Crowns proponendo loro di diventare, in blocco, i nuovi Drifters. Ben e i suoi compagni accettano e la loro resta nella storia come la migliore tra tutte le formazioni dei Drifters. I componenti sono, oltre a Ben E. King che fa il solista, il tenore Charles Thomas, il baritono Doc Green e il basso Eldsbeary Hobbs. Con il primo singolo There goes my baby nel 1959 vendono un milione di copie.

La scelta solista, il declino e il ritorno

Sull’onda di questa esperienza Ben decide di continuare come solista con brani di successo come Spanish Harlem e Stand by me nel 1961. Alla fine degli anni Sessanta, con l’affermarsi di nuove mode e la fine del successo del soul, la popolarità di Ben E. King appare in ribasso e lui decide di abbandonare la sala di registrazione continuando a esibirsi nel circuito dei grandi club. Nel 1974, tuttavia, presta la sua voce, nella frase “On Broadway” alla registrazione di The lamb lies down on Broadway dei Genesis. Nel 1975, convinto da Ahmet Ertegun della Atlantic, torna in sala di registrazione pubblicando il singolo Supernatural Thing. Rinfrancato dal successo realizza un nuovo tour con i Drifters e dà vita al Soul Clan con Joe Tex, Don Conway, Solomon Burke e Wilson Pickett. Nel 1986 la sua canzone Stand by me, inserita nella colonna sonora del film omonimo e utilizzata in uno spot pubblicitario torna a scalare le classifiche. Ben muore il 30 aprile 2015.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".