Home C'era una volta Buck Owens, l’uomo che ha rivitalizzato il country

Buck Owens, l’uomo che ha rivitalizzato il country

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Il 12 agosto 1929 a Sherman, nel Texas nasce Buck Owens uno dei più importanti cantanti, chitarristi e autori di country degli Stati Uniti

Di successo in successo

Registrato all’anagrafe con il nome di Alvis Edgar Owen nel corso della sua ultratrentennale carriera ha collezionato più di venti primi posti nella classifica country e, solo negli anni Sessanta, ha piazzato una quindicina di album nella classifica pop e rock. Nato nel Texas ma cresciuto a Mesa, in Arizona, si trasferisce, nei primi anni Cinquanta, a Bakersfield in California. Nel 1957 pubblica i suoi primi dischi come solista, iniziando così una straordinaria carriera ricca di successi non solo come cantante ma come conduttore televisivo, chitarrista e uomo d’affari artefice delle proprie fortune.

Act naturally

Una delle sue migliori canzoni, Act naturally diventa un successo nell’interpretazione dei Beatles. Nel 1960 forma i Buckaroos, che, nati come la propria band di supporto riescono a sviluppare con successo una carriera parallela tanto da essere proclamati nel 1967 e nel 1968 “il miglior gruppo country strumentale dell’anno”. Owens oltre a rivitalizzare il country con uno stile elegante e un sound molto particolare, è anche un acutissimo uomo d’affari. Crea infatti un proprio studio di registrazione, una propria casa editrice, una propria agenzia artistica, e spazi in tutti i campi dello spettacolo, dall’acquisizione di una catena di stazioni radiofoniche alla produzione di shows televisivi. PubblicA moltissimi dischi sia come solista che in collaborazione con altri artisti. Muore a Bakersfield, il 25 marzo 2006.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".