Home C'era una volta Bud Scott, il jazzista molto amato dai leader

Bud Scott, il jazzista molto amato dai leader

SHARE

L’11 gennaio 1890 nasce a New Orleans, in Louisiana il banjoista, chitarrista, violinista e cantante Bud Scott.

Tra King Oviver e Kid Ory

Inizia a suonare il banjo e il violino da bambino. Ottiene Il suo primo importante ingaggio nel 1904 nell’orchestra di John Robichaux. Entra quindi a far parte della Olympia Orchestra di Freddie Keppard. A partire dal 1913 suona in veste di violinista con gruppi vaudeville. Nel 1915 si stabilisce a New York suonando il violino in orchestre di teatro. Nel 1917 è a Baltimora, questa volta come banjoista, con l’orchestra di Bob Young. Ottiene quindi degli. ingaggi come cantante in seno al Clef Club con il quale si esibisce alla Carnegie Hall nel 1919. Due anni dopo entra nell’orchestra di Will Marion Cook e nel 1923 a Chicago suona e incide con la Creole Jazz Band di King Oliver. A partire da questo momento fa la spola tra Chicago e Los Angeles dove suona con Kid Ory. Nel 1926 si esibisce al Plantation Café di Chicago nella nuova orchestra di Oliver (che era poi in realtà quella di Louis Russell) con la quale registra un’altra importante serie di dischi per la Vocalion, ancora come banjoista, dimostrando di poter competere ad armi pari con il suo predecessore Johnny St. Cyr. Sempre a Chicago suona con le formazioni di Erskine Tate e Dave Peyton, che a quell’epoca erano molto popolari, in veste sia di banjoista sia di violinista.

Protagonista del New Orleans revival

Nel 1927 entra a far parte dei Red Hot Peppers di Jelly Roll Morton e contemporaneamente incide con i Black Bottom Stompers di Johnny Dodds. L’anno successivo viene scritturato dalla Apex Club Orchestra diretta dal clarinettista Jimmie Noone con Earl Hines al pianoforte. Una tanto intensa oltre che prestigiosa attività testimonia inequivocabilmente la quotazione davvero notevole di Bud Scott che era in quegli anni realmente conteso dai maggiori leader operanti nella Windy City. Con Morton, Dodds e Noone Scott registra vari album considerato oggi tra i capolavori della scuola New Orleans. Nel 1929 suona con le formazioni di Fess Williams e di Dave Peyton. All’inizio degli anni Trenta si stabilisce in California dove suona con le orchestre di Leon Herriford e di Mutt Carey, prima di formare un suo trio che terrà in vita per molti anni. Nel 1944 Kid Ory, ritornato alla ribalta, chiama Scott al suo fianco e a partire da questo momento, sino a quando non sarà costretto ad abbandonare la professione per ragioni di salute, suona e incide a fianco del mitico trombonista, diventando così uno dei principali protagonisti anche del New Orleans revival. Nel 1946 prende parte al film “New Orleans” a fianco di Louis Armstrong e di Kid Ory. Muore a Los Angeles, in California, il 2 luglio 1949.

 

Previous articleIspa, fotografia e sostenibilità: i vincitori della terza edizione
Next articleHabitat in mostra a Jesi
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".