Home C'era una volta Candy Green, Dr. Blues

Candy Green, Dr. Blues

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Il 15 marzo 1929 nasce a Galveston, nel Texas, il cantante, chitarrista  e pianista blues Candy Green, all’anagrafe Clarence Green, conosciuto come Dr. Blues

Gli inizi come pianista sulle navi

Figlio di una pianista, comincia a studiare pianoforte da ragazzo. Eclettico e intraprendente raggranella qualche soldo suonando negli honky-tonk della sua sua zona accettando successivamente un ingaggio come pianista sulle navi in servizio sulle rotte oceaniche. Chiusa l’esperienza marinara torna a Galveston, forma un proprio gruppo e partecipa a vari programmi radiofonici sulla locale stazione radio KGBC. Nel 1948 registra con John Fontenett, Horace Richmond e Rigs Bolden due brani, Galveston e Green’s Bounce, per la Eddie’s a Houston e un paio di anni dopo incide per la Peacock con l’orchestra di Bill Harvey e con. il nome di Galveston Green per la Essex e la Monarch.

Sperimentatore curioso

Curioso sperimentatore di nuove mescole e contaminazioni nel 1953 accetta di suonare insieme a Paul Love con un’orchestra di hillbilly che ottiene un buon successo anche in terra messicana. Dal 1954 al 1958 Candy Green resta in Messico dove suona in vari club messicani e poi, dopo una breve permanenza a Houston per registrare alcuni dischi negli studi della Chess a Houston, se ne va in Europa. Per quache tempo suona nei locali di Copenaghen, quindi in quelli di Oslo e poi di Helsinki. Dal 1964 decide di trasferirsi stabilmente in Svezia dove suona con vari gruppi locali senza rinunciare a qualche sporadica incursione in giro per l’Europa soprattutto con l’orchestra del sassofonista Leo Wright. Nel 1974 chiude l’avventura europea a torna sui suoi passi stabilendosi in quella Galveston che gli ha dato i natali.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".