Home C'era una volta Carlo Metallo al sassofono

Carlo Metallo al sassofono

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Il 22 luglio 1926 nasce a Salerno il sassofonista Carlo Metallo. In giovane età studia privatamente armonia e composizione e impara a suonare il sassofono tenore e il clarinetto per passare più tardi al sassofono baritono.

La Modern Jazz Gang

A 22 anni abbandona gli studi universitari per diventare musicista a tempo pieno. All’inizio del 1950 suona per qualche mese con Nunzio Rotondo; nel 1955 è in una formazione ellingtoniana diretta da Luciano Fineschi e poi nella Junior Dixieland Gang collaborando alla costituzione della Modern Jazz Gang nella quale svolge anche la funzione di compositore e arrangiatore per oltre quattro anni, insieme a Brugnolini, Santucci, Scoppa, Collatina. Con questa formazione prende parte ai festival di St. Vincent nel 1960 e di Sanremo nel 1961, a una enorme serie di concerti e alla Coppa del Jazz che vede la MJG classificarsi quarta su ben settantatrè formazioni.

L’esperienza dei Saxes Machine

Nello stesso periodo suona anche in quintetto con Santucci insieme al quale si esibisce al festival del jazz di Fregene. Nel 1968 è nella Swingin’ Dance Band di Marcello Rosa che suona anche con Lionel Hampton. Partecipa a concerti con formazioni d’avanguardia, dirette da Giancarlo Gazzani e Giancarlo Schiaffini e dal 1976 è assunto stabilmente nell’orchestra di Ritmi Moderni della RAI. Proprio con questa formazione ha occasione si suonare con personaggi come Gil Evans, Archie Shepp, Albert Mangelsdorff, Von Schlippenbach, John Tchicai, Steve Lacy, Tony Scott. Partecipa anche all’esperienza dei Saxes Machine di Bruno Biriaco che debuttano nel gennaio del 1978 al St. Louis Club di Roma. Poco dopo partecipano al festival del Jazz di Middelheim ad Anversa in Belgio e l’anno successivo vengono invitati al Jazz Jamboree di Varsavia.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".