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Cina saccheggia le foreste tropicali, è allarme

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La Cina saccheggia le foreste tropicali. E’ questo l’allarme lanciato dall’ultimo rapporto dell’Agenzia investigativa ambientale diffuso a Pechino. La sopravvivenza dei principali polmoni verdi del pianeta dipende dalla Cina, importatore e consumatore di legno da tutto il mondo, ma anche principale responsabile del saccheggio delle foreste tropicali.

E’ allarme per il saccheggio delle foreste tropicali

Mentre nell’ultimo decennio l’Unione europea e gli Stati Uniti hanno adottato misure per cercare di fermare la deforestazione illegale, la Cina continua a comprare legname di dubbia provenienza, secondo le prove filmate raccolte da collaboratori dell’Agenzia.

Attraverso videocamere, gli investigatori sono riusciti a dimostrare come potenti società di Stato cinese dispongano di filiali direttamente in Paesi, come Mozambico e Birmania, dove arrivano a corrompere fino alle più alte autorità locali per ottenere legnami pregiati.

“Il 90% degli alberi tagliati in Mozambico finisce in Cina”, afferma Julian Newman, responsabile dell’Eia durante una conferenza stampa. “Di questo volume, il 44% è importato da imprese di Stato cinesi.

Gli ambientalisti sul piede di guerra

Secondo l’Ong, con sede a Londra, è la domanda interna in Cina che alimenta la crescita delle importazioni (triplicate dal 2000). Sul mercato cinese finiscono soprattutto legnami tropicali rari con cui vengono realizzati riproduzioni di mobili di lusso e alla moda.

Più della metà del legno che arriva in Cina proviene da Paesi come per esempio Birmania, Papua Nuova Guinea e Mozambico dove la deforestazione illegale è diffusa. Secondo l’Ong, con il legname illegale acquistato in Cina nel 2011 si potrebbe riempire sei volte il grande stadio Olimpico della capitale.