Home C'era una volta Clarence “Gene” Shaw, irascibile e rissoso

Clarence “Gene” Shaw, irascibile e rissoso

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Il 16 giugno 1926 nasce a Detroit, nel Michigan, il trombettista Clarence Gene Shaw conosciuto anche come Gene Shaw. Inizia lo studio del pianoforte a quattro anni e quello del trombone a sei.

L’incontro con il jazz

Chiamato alle armi durante la Seconda Guerra mondiale resta ferito e nel periodo della convalescenza resta folgorato dal jazz ascoltando i dischi di Dizzy Gillespie. Da qui la decisione di studiare la tromba e, dopo poche settimane, l’inizio della carriera musicale. Parallelamente ai primi ingaggi a Detroit studia armonia, teoria e composizione. Suona con Lester Young, Wardell Gray, Lucky Thompson.

Smetto, anzi no!

Nel 1957 entra a far parte del gruppo di Charles Mingus, con il quale incide tre dischi. Irascibile e pronto a infiammarsi per un nonnulla in quello stesso 1957 dopo un violento alterco con Mingus distrugge il suo strumento e decide di farla finita con la musica. Torna sui suoi passi nel 1962 quando forma un proprio gruppo che scioglie nel 1964 quando decide nuovamente di chiudere con la musica. Anche questa volta la scelta non è definitiva visto che si rimette in gioco con un nuovo gruppo nel 1968. Il suo carattere è determinante nel condizionargli la carriera nonostante una voce e un fraseggio molto originali. Muore il 17 agosto 1973.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".