La Corte ECOWAS ha condannato il governo nigeriano per crimini contro l’ambiente. In particolare lo ha accusato di aver violato gli articoli 21 (sul diritto di ricchezze e risorse naturali) e il 24 (sul diritto adun ambiente soddisfacente) della Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli, omettendo di proteggere il delta del Niger e la sua popolazione dalle operazioni delle compagnie petrolifere che hanno devastato la regione.
Nigeria sotto accusa per crimini contro l’ambiente
Secondo la Corte, il diritto alla vita alimentare e sociale del popolo del Delta del Niger è stato violato distruggendo il loro ecosistema, e quindi distruggendo la possibilità di guadagnarsi da vivere e godere di un tenore di vita sano ed adeguato.
La Corte ha anche dichiarato che sia il governo sia le compagnie petrolifere hanno violato i diritti umani e culturali della popolazione del Delta del Niger. La Corte ha ritenuto che il fallimento del governo di emanare leggi efficaci e creare istituzioni efficaci per disciplinare le attività delle società accoppiati con la sua incapacità di portare i responsabili di inquinamento “a libro” costituiscono violazione di Nigeria obblighi internazionali in materia di diritti umani e impegni.
“Questa sentenza – hanno dichiarato Femi Falana San e Adetokunbo Mumuni per SERAP – conferma la persistente incapacità del governo nigeriano di punire adeguatamente ed efficacemente le compagnie petrolifere che hanno perpetrato gravi violazioni dei diritti umani devastando la Regione e le sue risorse”. Una sentenza storica.