Home C'era una volta Dana Gillespie, la passione per il blues

Dana Gillespie, la passione per il blues

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Il 30 marzo 1949 a Woking, nel Surrey, in Gran Bretagna nasce Dana Gillespie, attrice di cinema e di teatro, ma soprattutto una delle più popolari e carismatiche cantanti della scena britannica.

Tra musical, pop, blues e rock

Di nobili origini, il suo nome completo è Dana Richenda Antoinette de Winterstein Gillespie diventa campionessa di sci acquatico all’età di quindici anni. Vivace protagonista dello spettacolo londinese alla fine degli anni Sessanta è una delle più popolari interpreti di musical. A sedici anni pubblica i primi singoli di blues e nel 1969 centra il suo primo successo con l’album Box Of Surprises, scritto interamente da lei. È il suo amico d’infanzia David Bowie a suggerirle negli anni Settanta di accentuare il suo lato più rock. Lei ne segue i consigli e ottiene altri grandi successi. In anni più recenti riprende la vecchia passione per il blues incidendo vari dischi e soprattutto esibendosi spesso con la London Blues Band. Oggi è considerata una stella assoluta della scena musicale britannica tanto che le sue registrazioni Decca sono state inserite in un’antologia come London Social Degree e le sue registrazioni RCA come What Memories We Make .

Il rifugio sul Lago Maggiore

Nel corso della sua lunga carriera Dana si è esibita con quasi tutti i protagonisti del pop e del rock angloamericano a partire da Bob Dylan, che l’ha voluta accanto a sé per la tappa britannica del suo Never Ending Tour del 1997, a Elton John, David Byron, Madeline Bell, Mick Jagger, Ronnie Wood, Ian Siegel e Joe Louis Walker. Da qualche anno vive prevalentemente a Tronzano Lago Maggiore, un borgo in provincia di Varese dove ha anche attrezzato un piccolo studio di registrazione. Proprio in quello studio, durante il lockdown per l’epidemia di COVID 19, è stato registrato l’album Deep Pockets pubblicato nel 2021. Che contiene alcuni dei brani più incisivi di Dana accompagnata da membri della London Blues Band e da alcuni dei più importanti turnisti europei.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".