Home C'era una volta George Chisholm, uno dei migliori jazzisti britannici

George Chisholm, uno dei migliori jazzisti britannici

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Il 29 marzo 1915 nasce a Glasgow, in Scozia, il trombonista e direttore d’orchestra George Chisolm sr, considerato uno dei migliori musicisti jazz della Gran Bretagna.

La linea di Teagarden

Trombonista sulla linea di Jack Teagarden inizia a esibirsi verso la metà degli anni Trenta. Nel 1936 suona con Teddy Joyce e l’anno dopo con Benny Carter e Coleman Hawkins, con i quali incide anche due dischi. Nel 1938 forma un proprio gruppo chiamato George Chisholm and His Jive Five comprendente il trombettista Tommy McQuater, il clarinettista e sassofonista Benny Winestone, il pianista Eddie Macaulay, il contrabbassista Tiny Winters e il batterista Dudley Barber. Alla formazione talvolta si aggiunge anche il chitarrista Alan Ferguson.

Con Armstrong

Nel 1939 Chisholm è al fianco di Fats Waller e durante gli anni Cinquanta suona con Kenny Baker, Jack Parnell e con la Show Band della stazione televisiva BBC. Suona poi al London Festival Hall con Louis Armstrong nel 1958. Verso la fine degli anni Settanta del Novecento forma un nuovo gruppo i Gentlemen of Jazz, ma non rinuncia a suonare come free-lance. Muore il 6 dicembre 1997.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".