Home C'era una volta Daniela Davoli, per lei hanno scritto Pasolini e Dacia Maraini

Daniela Davoli, per lei hanno scritto Pasolini e Dacia Maraini

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Il 19 agosto 1957 nasce a Pisa la cantautrice Daniela Davoli. Annamaria Fiorillo, questo è il suo vero nome, inizia la carriera con il nome d’arte di Anny Fiorillo con il quale nel 1974 vince il Trofeo Davoli di Rapallo, una delle più popolari rassegne giovanili dell’epoca. Proprio in omaggio a quel trionfo cambia nome in Daniela Davoli.

L’incontro con Chelo Alonso

Trasferitasi a Roma sempre in quell’anno partecipa a un festival popolare presentando la canzone Il micio maremmano. Nella capitale incontra la attrice e  ballerina cubana Chelo Alonso il cui marito Aldo Pomilia le propone una scrittura per la Aris, la sua casa discografica da poco costituita. La ragazza centra subito un buon successo con il primo singolo I ragazzi giù nel campo, un brano cui collaborano anche Pier Paolo Pasolini e Dacia Maraini che viene inserito anche nella colonna sonora italiana dell’inconsueto film “Sweet movie”. Nel 1975 pubblica Mille volte donna e interpreta un paio di brani per la colonna sonora composta da Manuel De Sica per il film “Quel movimento che mi piace tanto” di Franco Rossetti. Nel 1976 entra nella classifica dei dischi più venduti con Due amanti fa… e Se fossi come lei. Il primo singolo ottiene un buon successo anche in Spagna dove viene pubblicato con il titolo Eramos amantes. Instancabile e intenzionata a consolidare la sua popolarità lei, pisana d’origine e romana d’adozione, pubblica anche un singolo in dialetto romanesco intitolato Dimme perché. Giusto per completare il quadro di un anno intenso e ricco di aspettative e proposte pubblica anche il primo album dal titolo Fra tanto amore.

Sanremo e il grande successo

Nel 1977 viene inserita nel gruppo degli artisti partecipanti al Festival di Sanremo. Presentata da Mike Bongiorno quell’edizione è rimasta nella storia del Festival canzonettistico più popolare d’Italia come la prima tenutasi al Teatro Ariston. Daniela Davoli ottiene un lusinghiero consenso di pubblico e critica con il brano …e invece con te! scritto a quattro mani insieme all’ex cantante dei Semiramis e del Rovescio della Medaglia Michele Zarrillo. L’album Mia del 1978 sembra la definitiva consacrazione e il culmine di un periodo ricco di soddisfazioni come cantante, come autrice e anche come attrice di fotoromanzi per riviste come “Grand Hotel” e altre. A interrompere i sogni ci si mettono la crisi e il conseguente fallimento della Aris, la sua casa discografica. La sua vita e la sua carriera si complicano. La battuta d’arresto pesa molto anche sul morale tanto che Daniela Davoli inizia a pensare di ritirarsi a vita privata. Solo 1980 accetta di realizzare quello che sarà l’ultimo disco della sua breve ma intensa carriera. È Incertezza d’amore e viene pubblicato da una nuova etichetta, la Discospray, distribuita dalla Emi. La quasi totale assenza di promozione radiofonica e televisiva, nonché una cattiva distribuzione del singolo consolidano in lei la decisione di chiudere con il mondo dello spettacolo. Proprio nel 1980 si sposa, si trasferisce all’estero e non tornerà più sulle scene salvo nel 2006 quando accetterà di partecipare a una delle manifestazione del “Roma Edge Festival” interpretando i brani scritti da Pasolini per il suo primo disco.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".