Home C'era una volta Eddy Louiss, il jazz visto dall’Hammond

Eddy Louiss, il jazz visto dall’Hammond

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Il 2 maggio 1941 nasce a Parigi il tastierista Eddy Louiss. Figlio di una parigina e un musicista delle Antille fin dal 1954 suona con il padre Pierre in varie in orchestre da ballo.

Uno specialista dell’Hammond

Al conservatorio di Parigi segue i corsi di piano e solfeggio e si appassiona al jazz. Inizia così a ottenere carie scritture occasionali da diversi club parigini prima di far parte, agli inizi degli anni Sessanta dei Double Six con i quali dal 1960 al 1962 va negli Stati Uniti e in Canada. Nel 1965 diventa l’accompagnatore preferito dal cantante Claude Nougaro, pur continuando a suonare nei club di jazz. In questi anni approfondisce la tecnica e diventa uno specialista dell’organo Hammond e suona con Johnny Griffin, Alby Cullaz e Art Taylor.

L’operazione chirurgica

Nel 1967 è in tournée con Stan Getz e nel 1968 fa parte di un trio con Kenny Clarke e Réné Thomas Nel 1974 se ne va in Costa d’Avorio dove collabora per due anni con il suonatore di strumenti a percussione Gaétan Pupenher, anche lui un anziano dei Double Six. Nel 1976 fondano insieme la loro casa discografica, Gass Records, che avrà un’esistenza breve. All’inizio degli anni Novanta subisce l’amputazione della gamba sinistra dopo aver sofferto di problemi alle arterie e riduce drasticamente le sue apparizioni pubbliche. Muore il 30 giugno 2015.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".