Home C'era una volta Edmond Harnie, uno dei migliori solisti di tromba d’Europa

Edmond Harnie, uno dei migliori solisti di tromba d’Europa

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Il 18 settembre 1920 ad Halle, in Belgio, nasce il trombettista Edmond Harnie, ritenuto dalla critica uno dei migliori solisti di tromba d’Europa.

I primi studi e il primo ingaggio

Il giovane Edmond frequenta con profitto la scuola di musica della sua zona dove impara il solfeggio, l’armonia e la tromba. Dopo essersi fatto le ossa con vari gruppi di dilettanti fa il suo debutto professionale nell’orchestra de L’Heure Bleue, diretta da Roger e Freddy Rose con la quale rimane dal 1941 al 1943. In realtà non è un impegno esclusivo il suo visto che dal 1942 al 1945 suona anche con Fud Candrix, Bobby Naret, Ernst Van’t Hoff, Charlie Calmeyn e Paul Gasson. Dal 1945 al 1950 si alterna alla tromba con Janot Morales negli Internationals diretti da Jeff De Boeck. Dal 1951 al 1953 ritorna con Fud Candrix, poi va in Francia dove suona con Eddie Warner e, dal 1956 al 1958, nella big band di Jacques Hélian in sostituzione di Ernie Royal.

Impegni fissi ma non troppo

Tornato in Belgio, in occasione dell’Esposizione Universale del 1958, Harnie suona con l’orchestra di Francis Bay fino al 1962; dal 1962 al 1965 è a Berlino con la RIAS-Tanzorchester diretta da Werner Muller. Mentre si trova in Germania dirige la sezione trombe nella prima Clarke-Boland Big Band. Tornato in Belgio nel 1965 riduce i suoi vagabondaggi suona prevalentemente per la radio e la televisione belga nelle orchestre jazz, dirette da Etienne Verschueren. Non rinuncia comunque alla sua libertà e di tanto in tanto presta la sua tromba anche a orchestre diverse. Muore il 4 ottobre 2016.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".