Home C'era una volta Louis Nelson, un trombone dallo stile atipico e personalissimo

Louis Nelson, un trombone dallo stile atipico e personalissimo

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Il 17 settembre 1902 nasce a New Orleans, in Louisiana, il trombonista Louis Nelson, uno dei protagonisti del New Orleans Revival.

Gli inizi al flicorno

Cresciuto nella cittadina di Napoleonville, inizia a suonare da giovanissimo e il suo primo strumento è il flicorno contralto. All’inizio degli anni Venti passa al trombone. Fa parte di celebri formazioni come quelle di Kid Rena e la Original Tuxedo Orchestra e negli anni Trenta suona a lungo nella big band di Sidney Desvigne. Con l’avvento del New Orleans Revival le possibilità di suonare in piccole formazioni jazzistiche si fanno più consistenti. Dal 1944 in poi Nelson suona regolarmente con Kid Thomas Valentine.

Suonare in sezione non gli piace

A metà degli anni Quaranta ne va anche a New York dove ha ottenuto una scrittura nella big band di Woody Herman. Per sua stessa ammissione, però, suonare in sezione non gli piace e non lo soddisfa. Di qui la decisione di rinunciare a un’esperienza professionale che per altri sarebbe stata importante. Negli anni Cinquanta suona spesso nelle formazioni del clarinettista George Lewis. In Italia suona con la Bovisa N.O.J.B.. Il suo stile è complessivamente meno rude di quello degli altri tromboisti della sua città. L’innegabile gusto per le lunghe frasi melodiche legate ne fa un musicista atipico e personalissimo. Muore il 5 aprile 1990.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".