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Energie rinnovabili, il progetto H2OCEAN

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La società di consulenza americana AWS Truepower (AWST), operante nel campo delle energie rinnovabili, ha annunciato al “Parc Científic de Barcelona” (PCB), l’avvio del programma H2OCEAN.

Finanziato dalla Commissione Europea, il programma è collocato nel quadro del progetto FP7 (Seventh Framework Programme for Research and Technological Development) considerato lo strumento principale utilizzato dall’UE per promuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico, oltre che inserito pienamente nel panorama della greeneconomy.

 

H2ocean, per le energie rinnovabili

Il FP7 sostiene infatti diversi programmi di ricerca e sviluppo che mirano a rispondere alle esigenze dei paesi europei in materia di occupazione, competitività e qualità della vita. H2OCEAN rientra a pieno titolo in questo quadro per diversi motivi.
Il progetto avanzato dall’AWST consiste nella costruzione di una piattaforma, di superficie pari a circa 300 metri quadrati, a largo della costa di Cataluña. Tale piattaforma dovrebbe garantire la produzione di energia rinnovabile, lontana dalla costa e ricavata dal vento e dal moto delle onde; oltre alla sostenibilità ecologica ed economica. L’energia prodotta andrebbe ad alimentare attività generiche ‘on-site’ (sorveglianza radar, marittima e aerea e rifornimento di combustibile per le navi) ed ‘off-site’ (il trasporto di pile d’energia per il consumo a terra).

Una piattaforma utile per l’acquacoltura

Oltre a queste attività, definibili di routine, l’energia prodotta avrà due usi più specifici: in parte verrà utilizzata per la realizzazione di un sistema di Acquacoltura Multi-trofica Integrata (Integrated Multi-trophic Aquaculture – IMTA); in parte verrebbe invece convertita in idrogeno.

Questo progetto mira perciò non solo ad una produzione ma anche ad un utilizzo ‘green’ dell’energia.
Il concetto di produzione green è di facile intuizione, e fa riferimento alle fonti energetiche rinnovabili, essendo l’energia che verrà prodotta nella piattaforma di tipo eolico o derivante dal moto delle onde marine.

 

Utilizzo green

Quando invece si parla di ‘utilizzo green’, si fa riferimento allo sviluppo e al mantenimento di particolari attività che funzionano per mezzo dell’utilizzo di energie rinnovabili, e che puntano ad ottenere risultati sostenibili dal punto di vista ambientale. La piattaforma H2OCEAN, infatti, alimenterà due importanti attività on-site, le quali dipenderanno unicamente dall’energia prodotta nel sito.

La prima, si diceva, consiste nel mantenimento di un sistema di Acquacoltura Multi-trofica Integrata. I sistemi IMTA sono, a livello mondiale, ancora in fase di sviluppo e non frequentemente utilizzati, in quanto spesso economicamente non sostenibili. Ciò è un peccato data la loro particolare ed innovativa funzione: questi impianti consistono in ‘colture’ di diverse specie, le quali vengono allevate insieme per fare in modo che i rifiuti di una arrivino ad essere riciclati ed usati come mangime per l’altra. Perciò, oltre a contribuire in modo positivo alla produzione di alimenti, questi sistemi son estremamente innovativi in quanto utilizzano metodi ‘green’ di acquacoltura comportando un’importante riduzione dei rifiuti prodotti negli ambienti marini – così come la diminuzione del rischio di proliferazione delle alghe e dell’inquinamento acquatico.

La seconda attività on-site adottata dai ricercatori H2OCEAN mira alla conversione dell’energia raccolta in idrogeno tramite l’elettrolisi dell’acqua. Al giorno d’oggi l’idrogeno ricopre un ruolo molto importante nelle attività di ricerca e sviluppo poiché, si dice, potrebbe andare a sostituire i combustibili fossili (petrolio, carbone, ecc) e rappresentare una fonte di energia più pulita.

Sfortunatamente, benché sia l’elemento chimico più diffuso e abbondante sulla Terra, l’idrogeno è presente in natura solo in combinazione con altri elementi (come, appunto, l’acqua) ed il suo processo di estrazione si dimostra estremamente complicato, comportando un grande dispendio di energia. Per questo motivo, la produzione, lo stoccaggio e il trasporto di questo elemento sono lungi dall’essere economicamente e concretamente sostenibili: si rischierebbe di sprecare più energia nel produrlo di quanta se ne ricaverebbe dal suo utilizzo. Il progetto H2OCEAN mira quindi dichiaratamente alla produzione ‘green’ dell’idrogeno, utilizzando un sistema di produzione energetico sostenibile e rinnovabile.

Questo ambizioso progetto di ricerca coinvolge diciassette istituzioni, tra compagnie ed enti pubblici (incluse varie università), provenienti da cinque paesi dell’Unione Europea e specializzate nei settori dell’energia rinnovabile, dell’acquacoltura e della produzione d’idrogeno. Nei prossimi tre anni il consorzio dovrebbe completare la progettazione dell’infrastruttura e determinare il metodo più idoneo da utilizzare nelle sue operazioni, selezionando inoltre i luoghi più appropriati per l’installazione.