Home News “Filmata” la fotosintesi, è la prima volta

“Filmata” la fotosintesi, è la prima volta

SHARE
fotosintesi

La fotosintesi… è stata filmata. Quella reazione tutta chimica che consente alle piante di rilasciare ossigeno e “vita” è stata ripresa dai raggi X di un acceleratore. La ripresa eccezionale è opera del gruppo di ricerca dell’Università Arizona State che ne ha descritto i particolari sulla rivista Nature.

Per la prima volta un film sulla fotosintesi

Un film a dir poco unico e si può ben dire, perché ad essere ripresa e testimoniata è quella particolare scissione di una molecola d’acqua in idrogeno ed ossigeno che consente il processo della fotosintesi clorofilliana.

“Si tratta della prima volta di un ‘film molecolare’ – ha spiegato Petra Fromme, responsabile dello studio – che mostra la scissione dell’acqua, dovuta alla luce, all’interno del fotosistema II, il meccanismo responsabile della creazione di tutto l’ossigeno presente nell’atmosfera”.

La fotosintesi è una complessissima catena di reazioni chimiche che avviene nelle piante e che porta a quella creazione di zuccheri necessari per la pianta per vivere oltre all’ossigeno, necessario agli uomini per sopravvivere, che viene rilasciato nell’aria come ‘rifiuto’.

L’acceleratore a raggi X ha consentito il fermo immagine

Un gran lavoro accurato fatto di pazienza e attenzione quello  dei ricercatori americani, lavoro ha consentito di osservare per la prima volta uno dei passaggi cruciali di questa lunga catena, il cosiddetto “fotosistema II”, ossia il processo che porta alla ‘scomposizione’ dell’acqua in idrogeno, che viene usato dalla pianta, e ossigeno, che viene invece espulso.

Per farlo, i ricercatori hanno utilizzato i raggi X prodotti dall’acceleratore Slac che hanno in sostanza “illuminato” come dei potentissimi fari le molecole in azione realizzando così una serie di fermo immagini.

“Una profonda comprensione della fotosintesi – ha spiegato Henry Chapman, altro ricercatore coinvolto nello studio – potrebbe favorire lo sviluppo di migliori celle solari e potrebbe far avanzare la ricerca del ‘santo Graal’ della biochimica, ossia la fotosintesi artificiale”.