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Forchir 2016 raddoppia la sostenibilità

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Con l’ingresso della giovane Giulia, figlia di Giancarlo Bianchini, titolare della Forchir di Camino al Tagliamento, l’azienda dà l’avvio ad un importante progetto d’innovazione tecnologica sostenibile e di internazionalizzazione nel settore della viticoltura.

Forchir: nel 2016 raddoppia la sostenibilità

Camino al Tagliamento, venerdì 05 febbraio 2016. “Il nostro obiettivo è sempre il consumatore finale in un’ottica di tutela della sua salute e di assoluto controllo dei nostri vini” dichiara Gianfranco Bianchini titolare di Forchir, una tra le prime cinque aziende produttrici di vino di qualità del Friuli Venezia Giulia. “La natura è un elemento indispensabile per il nostro lavoro e per la vita. Ringraziandola per quello che ci dà, dobbiamo restituirle almeno il favore della massima attenzione nei suoi confronti”.

Forchir è un’azienda che dal 1984, anno in cui il marchio centenario è passato nelle mani della famiglia Bianchini, è stata modellata sul futuro: coltivazioni a basso impatto ambientale, una cantina altamente tecnologica, autosufficiente dal punto di vista della produzione energetica grazie a fotovoltaico e geotermico, totalmente carbon-free, con una vinificazione in assenza di anidride solforosa, rigorose analisi e tracciabilità per un controllo totale del prodotto finale.

“Con l‘ingresso di Giulia, la maggiore dei tre figli – continua Gianfranco Bianchini – l’avvio del passaggio generazionale è iniziato e l’innovazione accelera ulteriormente”. Giulia Bianchini è oggi coinvolta nella gestione di Forchir in cui ha fatto convergere anche la azienda di produzione vincola che aveva fondato da pochi anni. “E’ stata una scelta presa di comune accordo con mio padre” ha dichiarato la giovane imprenditrice del vino. “Insieme possiamo portare Forchir ancora più lontano, confrontandoci sempre di più con i mercati internazionali”.

Dopo gli studi Giulia ha iniziato a produrre vino, in particolare Prosecco, una produzione che oggi è andata a rafforzare il milione e trecentomila bottiglie prodotte da Forchir.

“Ma i prodotti sui quali puntiamo – aggiunge Giulia – restano sempre quelli legati alla nostra terra, come il Sauvignon Soresere che, dopo la medaglia d’oro al concorso mondiale del Sauvignon, è entrato nella top 20 dell’Espresso dei migliori vini d’Italia 2016 per rapporto qualità/prezzo, si è classificato 2° miglior vino d’Italia per la guida di Luca Maroni e ha ricevuto l’Oscar Berebene del Gambero Rosso”.

Il 2016 si apre con una forte progettualità: “Svilupperemo le bollicine friulane in particolare Ribolla Gialla e Prosecco, rivolgendoci ad un pubblico giovane per accompagnarlo alla scoperta consapevole del vino di qualità. L’Italia, l’Europa e il mercato statunitense ci stanno già dando ottime risposte. Per fare tutto ciò raddoppieremo la cantina portando a compimento il progetto di sostenibilità ambientale totale che abbiamo intrapreso nel 2014”.

FORCHIR – viticoltori in Friuli

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