Home C'era una volta Franco Garrassini, una batteria per il jazz revival

Franco Garrassini, una batteria per il jazz revival

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Il 14 luglio 1923 nasce a Genova il batterista Franco Garrassini, uno dei protagonisti del jazz revival italiano.

L’Hot Club di Genova

Il suo nome completo è Franco Garrassini Garbarino. Inizia a suonare intorno al 1942 con alcuni amici e nel dopoguerra partecipa a numerose jam sessions con i musicisti genovesi attivi all’epoca come Pareto, Di Liberto, Taffetani, ecc.. Nel 1947 è in Svizzera, a Chaud-des-Fonds, con neonato gruppo dell’Hot Club di Genova di cui fanno parte, oltre a lui, Armando Pareto alla tromba, Taffetani al sax tenore, Bocchia al clarinetto, Di Liberto al pianoforte e Guala al contrabbasso.

Il primo gruppo revival

Verso il 1948 insieme ad alcuni amici forma quello che può essere considerato il primo gruppo revival nato in Italia e che, nel 1951, prende il nome di Gate Avenue Strawhatters. Nel 1952 prende parte, con questo complesso, a una seduta di incisione durante la quale furono registrati otto brani, in cui Garrassini dimostra di essere, per l’epoca, il miglior batterista tradizionale italiano. Lascia i Gate Avenue nel 1954. L’anno seguente si trasferisce a Milano dove entra a far parte della Riverside Jazz Band che abbandona nel 1963. È la sua ultima esperienza significativa prima del ritiro.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".